Gerace, il Sindaco ribadisce: paese salvato dal black-out

Gerace, il Sindaco ribadisce: paese salvato dal black-out

città di gerace

In riferimento alla nota stampa di ieri, diramata dal “Gruppo Uniti per Gerace”, il Sindaco Giuseppe Pezzimenti precisa quanto segue:
Ribadendo ancora una volta che “se non fosse stato per l’alto senso civico che caratterizza la neo
Amministrazione guidata dal dott. Giuseppe Pezzimenti, l’Ente avrebbe seriamente corso il rischio di un generale blackout per il mancato pagamento delle bollette pregresse” e visto che nella nota precedente non lo avevamo riportato solo per “decenza istituzionale”, comunichiamo solo ora a tutta la cittadinanza che in data 18 aprile 2016, (Amministrazione “de cuius” ) era già pervenuta agli uffici comunali una lettera di diffida ad adempiere da parte di una società di recupero crediti che agiva per conto di “Enel Energia” per il pagamento delle bollette relative a morosità pregresse, per un totale di € 47.721,16 . Il Sindaco Pezzimenti, persona abituata ad assumersi “in toto” qualsiasi responsabilità, al contrario di chi, come nel caso dell’ex Sindaco nonché leader di “Uniti per Gerace”, ha sempre scaricato sue eventuali responsabilità sugli uffici comunali, chiarisce che, se è vero che proprio agli uffici compete la responsabilità gestionale è altrettanto vero che, responsabilmente, compete proprio al Sindaco e all’amministrazione comunale tutta, una ben più alta forma di responsabilità che è quella di vigilare e controllare tutti gli atti amministrativi. Per noi (che in passato siamo già sati amministratori di questa Città) non sembra normale ricevere degli avvisi di sollecito relativi a morosità di vario genere. La consideriamo un’indecenza perché un Comune virtuoso, amministrato da persone perbene e capaci, non dovrebbe mai trovarsi in simili situazioni. Resta il fatto che l’attuale disponibilità, tolta la parte già versata, in bilancio, è di € 38.295,76 a fronte di € 103.994,25 da corrispondere ancora alle società erogatrici. Sorge spontanea una domanda: come mai nel 2013 l’amministrazione “de cuius” si è assunta la gravosa e assurda responsabilità di estinguere un mutuo di circa 1 milione e mezzo di euro (contratto dalla precedente amministrazione Galluzzo) che non solo avrebbe azzerato tutti i costi relativi al pagamento delle bollette elettriche ma avrebbe soprattutto comportato la possibilità per l’Ente di avere nella piena disponibilità di cassa circa 120.000 € all’anno attraverso la realizzazione del parco fotovoltaico di località Barbàra. Quanto alla spesa relativa alle sistemazione delle poltrone che abbiamo trovato in Comune ci è sembrato oltremodo corretto spendere la modica cifra di € 366,00 (iva compresa) per ridare dignità all’ufficio di rappresentanza dell’intera cittadinanza considerato il precario stato delle stoffe di rivestimento delle stesse ( che apparivano sfilacciate,consunte e luride) e di € 517,00 (iva compresa) per l’acquisto di un panno che andasse a coprire l’inguardabile tavolo delle sedute consiliari anche perché dentro la stessa sala ogni settimana si celebrano “matrimoni o prime promesse”. Su richiesta della Confraternita che organizza i festeggiamenti in onore della “Madonna del Carmelo”, abbiamo ritenuto di dover finanziare uno spettacolo musicale in ossequio a quanto sempre fatto negli anni precedenti consapevoli della ristrettezze economiche ma sicuri di andare incontro alle richieste degli organizzatori. Quanto alla famigerata “Notte Romantica” il sindaco Pezzimenti ribadisce, assumendosene tutta la responsabilità, quanto già detto nel Consiglio Comunale del 28 giugno u.s. Infine, in risposta all’esclamazione finale : “in che mani è finito il paese”, il Sindaco Pezzimenti così afferma: “le nostre sono mani pulite, lo sono sempre state e lo abbiamo dimostrato nel corso degli anni, attuando una politica di rigore ed onesta nell’interesse esclusivo di tutta la nostra comunità”. “Pensiamo che gli argomenti per fare opposizione siano ben altri rispetto al colore o alla qualità della stoffa delle sedie”. “A breve potremo dimostrare, purtroppo, in che mani eravamo finiti noi”. “Ai “sepolcri imbiancati” ribadiamo che le chiacchiere sono finite e d’ora in avanti vedremo gli “scheletri” che ci hanno lasciato in eredità”.
Comune di Gerace

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