Festival della Memoria e dell’Identità
“Senza catene con la legalità – 5° festival della Memoria e dell’Identità”, è al nastro di partenza. Lunedì 1 agosto alle ore 21.30, in piazza della Concordiasi celebra l’evento che è ormai “storicizzato” nel territorio locrideo. “Il Festival, scrive il Presidente dell’Unla On.le Vitaliano Gemelli, rappresenta il momento significativo di una attività culturale che si è sviluppata nel corso del tempo che si rivolge non solo ai cittadini bovalinesi ma, alla popolazione calabrese e nazionale con l’intento di fare della “memoria” il fondamento dell’identità di un popolo e di ciascun cittadino con il portato di originalità esclusiva che ciascuno ha”. L’idea del Festival ci dice il Responsabile dell’Unla di Bovalino, nasce dalla profonda convinzione che la “memoria” è come una biblioteca, un patrimonio ereditato, essenziale per affrontare i problemi passati e recenti e, nella lievitazione, apre la strada per le nuove generazioni. Assistiamo nella moderna società globalizzata, trascinata alla velocità della luce, su sentieri che rendono problematica la presenza attiva e quindi consapevole della famiglia, un costante indebolimento delle coscienze che incidono negativamente su molti aspetti della nostra vita quotidiana tra i quali spicca la perdita della memoria comune”.
Quest’anno le targhe di benemerenza saranno consegnate ai famigliari di: Eugenio Marra (maestro parrucchiere e fotografo); Totò Delfino (Scrittore-Giornalista), Rosina Fragomeni (commerciante), Francesco De Domenico (Dottore commercialista), Mastro Filippo Savica (Sarto) e, consegnata personalmente al maestro falegname ed ebanista Mastro Giuseppe Blefari.
Alla manifestazione saranno presenti l’on. Gemelli, S.E. il Vescovo, il Commissario di PS Carlo Casaburi, la Preside dell’IIS “F.sco La Cava” Caterina Autelitano, l’avv. Agostino Cocuzza Presidente Pro Loco, autorità civili e militari della provincia e della Regione.
Per Alessandra Polimeno già Presidente della I Commissione Politiche Sociali della Provincia “Acquisire oggi coscienza delle proprie radici, significa non negarle domani in presenza di fenomeni negativi che spesso spingono ad allontanarsi dalla propria terra. Ho letto qualche tempo fa una descrizione della Calabria come “la terra da cui sgorgano con orgoglio le nostre radici, luogo concreto e paradiso della mente, che unisce e separa, attira e respinge”. Ecco … dobbiamo ripristinare le nostre radici per ricordare da dove veniamo”.
Per il Presidente della Provincia Giuseppe Raffa, il Festival della memoria e dell’identità, uno dei fiori all’occhiello dell’estate di Bovalino, si prefigge la conservazione di una identità socio-culturale le cui fondamenta poggiano sugli antichi valori della famiglia, della solidarietà, dell’ospitalità, del rispetto del forestiero e dell’orgoglio di essere figli di questa comunità dello Ionio”.
Mimmo Agostini