Falcomatà all’avanguardia nella lotta alla ‘ndrangheta
Falcomatà all’avanguardia nella lotta alla ‘ndrangheta. Reggio Calabria non sia terreno di scontro politico.
Trasparenza, anticorruzione e lotta alla criminalità organizzata. Su questi temi, l’amministrazione comunale di Reggio Calabria, guidata da Giuseppe Falcomatà, ha posto le maggiori energie in questi primi due anni di gestione della cosa pubblica. La cronaca ci racconta di una macchina burocratica che, nei decenni passati, parrebbe aver subito la pressione di soggetti i quali, a diverso titolo, avrebbero condizionato la vita democratica della città. Su questo tema riteniamo necessaria e improcrastinabile una profonda riflessione che coinvolga i reggini e tutti gli schieramenti politici, partendo dagli incisivi correttivi a cui ha pensato il sindaco insieme alla sua giunta e di concerto con la maggioranza.
Uno degli atti che più di altri rappresenta lo spartiacque per la burocrazia cittadina non può che essere la rotazione del personale dirigente, da decenni fermo a gestire sempre lo stesso settore. Così come di fondamentale importanza risulta essere la decisione di sospensione immediata, con relativa privazione della retribuzione, per i dipendenti coinvolti in procedimenti d’indagine; la sostituzione del segretario generale; l’azzeramento di tutti i responsabili unici dei procedimenti; la costituzione di parte civile in tutti i processi per mafia e nei processi in cui sono coinvolti apparati burocratici e politici sul territorio comunale; la costituzione di un nuovo ufficio per la gestione e l’assegnazione ad uso sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata, con un programma avanzato che prevede l’assegnazione di beni a scopo abitativo per i soggetti meno abbienti, per attività di tipo sociale e per la costituzione di un fondo sociale da destinare all’acquisto di buoni libro per gli studenti più meritevoli; la definizione di una white list per le ditte che dovranno eseguire lavori pubblici, con meccanismi di premialità per gli imprenditori vittime di racket; nuove graduatorie sui lavori cimiteriali con tariffe fisse e white list di aziende regolarmente certificate dalla Prefettura. Senza contare che è in fase di stipula un protocollo con l’Autorita nazionale anticorruzione e la Prefettura di Reggio Calabria per la vigilanza sugli appalti.
La bonifica della pubblica amministrazione e lo snellimento della burocrazia comunale sono la giusta arma per combattere le connivenze che in questi decenni hanno reso Reggio Calabria una città preda del malaffare e di una politica attenta certamente ai propri affari, ma distratta davanti ai bisogni dei cittadini. Molti dei correttivi messi in atto facevano parte di richieste di intervento giunte già durante la fase commissariale, a cui però non si era riusciti a dare seguito. Solo la costante determinazione messa in campo dall’amministrazione Falcomatà ha permesso alla città di rimettersi su un cammino che dimostra di avere nella trasparenza e nella legalità i suoi principi cardine, dopo anni di spavalda superficialità dentro cui ha regnato una voluta confusione e l’affarismo spinto.
Questa chiara azione di rottura con il passato va responsabilmente sostenuta da tutte le forze sane, con un atto di amore verso una città che non sopporterebbe ulteriori e strumentali scontri politici come quelli tentati dal Movimento in questa delicata fase. A loro diciamo che siamo disponibili ad ogni approfondimento e confronto sugli, eventuali, ulteriori correttivi da mettere in atto, ma non accettiamo che si strumentalizzi politicamente la questione della lotta alla ndrangheta sulla quale Giuseppe Falcomatà è all’avanguardia e con le carte in regola.
Partito Democratico di Reggio Calabria