Ma si dai, tanto erano solo froci!
Ma si dai, tanto erano solo froci. Avete ragione voi. È giusto che in Italia non ci sia stata nessuna candela accesa, nessun “io sono Orlando” sbandierato su Facebook, nessuna fiaccolata, nessun sit-in, nessuna dichiarazione che possa essere reputata intelligente da nessuna forza politica.
In fondo, chi se ne frega di quei poveracci chiusi lì in quel Pulse, locale per froci, a complottare contro la famiglia tradizionale, a pensare a chissà quale abominevole crimine contro l’umanità. Che stupidi, pensavano addirittura di potersi divertire, ballare, cantare.
Pensavano davvero di aver conquistato il diritto di amarsi come pareva a loro. Magari, mentre ballavano, anche solo per un attimo, si erano pure dimenticati degli omofobi, del bullismo che molto probabilmente avevano subito e, pensate che cretini, avranno addirittura pensato di essere felici per il semplice fatto di poter essere ciò che erano.
Illusi.
Sapete che c’è? Avete ragione voi.
Avete ragione, si, a dire che ha fatto bene il brillante avvocato Taormina a scrivere: “L’attentato a Orlando perché due gay si baciavano. Sta di fatto che se si fossero baciati due etero, non sarebbe successo niente”. Ha ragione, senza dubbio. Grazie avvocato. Ma lui, si sa, è davvero avanti. Sempre azzeccate le sue dichiarazioni, mai scomposte o fuori luogo. Erano froci. Questo basta per meritare la morte.
Avete ragione a dire che ha fatto bene anche quell’insegnante di un istituto scolastico di Bari, tale Nicoletta Ciliento, che ci ha tenuto a precisare attraverso Facebook: «Ai 50 gay uccisi e ai 53 feriti in Usa per un atto terroristico. Tale atto è sicuramente condannabile, ma io penso anche a quanti bambini si sono salvati da molestie sessuali». Ha ragione. Si sa, tutta la comunità Lgbt è composta da pedofili, indegni di vivere su questa terra. Grazie prof, davvero. E speriamo insegni anche ai suoi alunni questa grande verità. D’altro canto, lo dicevamo poco fa, erano froci. Questo basta per meritare la morte.
Avete ragione ad esaltare pure don Massimiliano Pusceddu, il prete che durante una predica in chiesa ha ricordato la teoria della fratellanza e dell’ama il prossimo tuo come te stesso: «Gli omosessuali meritano la morte». Ha ragione. Grazie don. Mi auguro che anche lei continui a diffondere con tale bontà d’animo la parola di Dio. Lo ribadiamo, repetita iuvant, erano froci. Questo basta per meritare la morte.
Facciamo così, però.
Dovete essere coerenti.
Allora non pensate a Eddie Justice che, seduto in un bagno, scriveva quel messaggio che nessuna madre si immaginerebbe mai di leggere: “Sto morendo, mamma. Ti voglio bene”.
Non pensate a quel povero illuso che aveva seduta accanto, in quel cesso di quel Pulse, maledetto locale per froci, la morte. Non pensate che era lì con lui tutto l’Odio del mondo e che lui in quel preciso istante abbia pensato alla madre, che probabilmente è la personificazione dell’Amore.
Non pensate che Eddie, Stanley, Edward, Luis, Akyra, Luis, Juan, Eric, Peter, Kimberly, Eddie, Enrique, Anthony, Jonathan, Yilimary, Cory, Mercedez e altri trentatre esseri umani non sono sopravvissuti.
Non pensate che fossero solo giovanissimi ragazzi e ragazze.
Pensatela così come volete voi: erano froci. Chi se ne frega di loro.
Chi se ne importa se non avranno più la possibilità di vivere, se non avranno mai più una casa in cui tornare, una madre da abbracciare, un fratello con cui confidarsi, un esame da superare, un cane da accarezzare, un viaggio da organizzare, un amico con cui ridere o due occhi da amare.
Ma si, chi se ne frega.
Sapete cosa?
Vi conviene anche non pensare ad un’altro piccolo dettaglio.
Che, ancora più forte e consapevole, l’Amore però è sopravvissuto.