FESTA DELL’ACCOGLIENZA E DELL’INTEGRAZIONE ALL’ORATORIO DI BIVONGI
Se si aprono le porte di una scuola, si chiudono quelle di una prigione. E non ci sono sbarre più dure, più pesanti, di quelle dell’indifferenza, della discriminazione e della diversità. Ad aprire le porte dell’accoglienza è la scuola primaria di Bivongi che, in occasione della fine dell’anno scolastico, ha proposto una manifestazione dal titolo “Accoglienza e integrazione”. L’evento si è svolto ieri nei locali dell’oratorio Mamma Nostra della cittadina ed è stato veicolo di importanti tematiche, in un continuo confronto e intreccio tra problematiche di ieri e di oggi, culture e tradizioni diverse, spunti e riflessioni. Non filosofi, né intellettuali a parlarne, bensì i bambini della scuola primaria che, sapientemente guidati dalle loro insegnanti, hanno saputo parlare di grandi tematiche nel modo più spontaneo e diretto possibile. Il pomeriggio, infatti, si è articolato in canti sull’accoglienza e la condivisione, racconti e testimonianze di viaggio di alcuni profughi e opinioni degli alunni su quanto trattato. In particolare, è stata realizzata una video intervista sul significato dell’accoglienza, dimostratasi prezioso documento per parlare di integrazione attraverso la voce dei bambini. Aiutare, fare qualcosa per gli altri, bandire le differenze, dare al più povero, ospitare: questo è stato il linguaggio dei piccoli alunni che si sono cimentati in un confronto tra l’emigrazione di ieri, dei loro nonni e parenti, e l’immigrazione di oggi. I volti sono cambiati, certo, e i tempi pure, ma gli uomini sono sempre gli stessi e i valori non cambiano anzi, restano per radicarsi e diventare cultura. Tanti i contenuti e tanti i parallelismi, passando per Se questo è un uomo, celebre poesia che testimonia e denuncia gli orrori del nazismo, fino ad arrivare all’accorata preghiera Mare Nostrum , una lode al nostro mare ma anche un’invocazione affinché esso custodisca incolumi i tanti naufraghi che tentano di raggiungere una terra migliore. Il pomeriggio si è concluso con alcune considerazioni delle autorità presenti, quali don Enzo Chiodo e il sindaco Felice Valenti. Quest’ultimo, complimentandosi per la buona riuscita della manifestazione, ha ribadito l’importanza di studiare per conoscere, favorire l’integrazione e aprire la scuola al territorio. La scuola primaria di Bivongi, dunque, ci insegna ad abbattere le barriere della diversità fino a sentirsi parte di un unico mondo, non più in bianco e nero ma fatto di tanti, splendidi e innumerevoli colori.