A Brancaleone si tutelano le tartarughe marine
Il centro sorge a Brancaleone, nel cuore della Costa dei Gelsomini, dove è stato identificato uno dei principali siti di nidificazione della specie Caretta caretta: secondo i dati UNICAL, lungo un’area di poco più di 30 km di costa si concentra infatti circa l’80% di tutti i nidi deposti in Italia, isole comprese. Tra le attività principali delCentro Recupero Tartarughe Marine possiamo annoverare con orgoglio il soccorso e la cura di questi animali in difficoltà: il lavoro svolto dall’ospedale delle tartarughe si è rivelato di cruciale importanza per la salvaguardia di numerosi esemplari che hanno così potuto essere restituiti al loro habitat naturale. Tuttavia, è bene non tralasciare tutte quelle iniziative collaterali, come le visite guidate, i progetti educativi e i campus di volontariato estivi, in grado di favorire la sensibilizzazione, la divulgazione e l’educazione ambientale verso un tema così poco trattato e allo stesso tempo capaci di contribuire concretamente al sostentamento di un centro che non riceve finanziamenti, ma si auto-alimenta grazie a raccolte fondi spontanee.
LE ATTIVITA’
Il CRTM, impegnato non solo nella salvaguardia delle tartarughe marine ma anche nella tutela dell’ambiente di questa meravigliosa regione, organizza attività e campus estivi per favorire l’inserimento di volontari in progetti volti a specifici obiettivi di tutela del territorio.
<< la presenza dei volontari è la vera marcia in più al nostro motore – spiega Tania IL Grande, tecnico veterinario ed educatrice ambientale del Centro Recupero Tartarughe Marine di Brancaleone – I ragazzi si divertono, socializzano e allo stesso tempo sono di grande supporto al nostro lavoro quotidiano, che va dal soccorso e la cura degli animali al loro monitoraggio, dalla raccolta dei dati alle attività di ordinaria gestione dell’ospedale, dalla pulizia della spiaggia fino agli emozionanti rilasci in mare delle tartarughe ormai guarite.>>
Nella volontà di far conoscere la bio-diversità di questa terra, il CRTM si mette in prima linea per offrire un’esperienza educativa e formativa che miri al turismo eco-sostenibile.
Fonte (www.lalocride.it)