Sei proposte per il prossimo sindaco di Caulonia

Sei proposte per il prossimo sindaco di Caulonia

La Ong Actionaid ha lanciato 6 proposte ai candidati sindaci delle città in cui a breve si voterà per le elezioni amministrative.

Sei proposte che non costituiscono un programma compiuto ma che costituiscono una buona base di partenza per costruire dei programmi elettorali che tengano conto delle specificità dei singoli territori. Nelle intenzioni della ONG queste proposte sono rivolte prevalentemente ai candidati ad amministrare le grandi città italiane, ma noi le giriamo ai prossimi candidati ad amministrare Caulonia, sperando che possano almeno fornire qualche spunto di riflessione:

POVERTA’ E INCLUSIONE SOCIALE

“CHIEDIAMO di avere il coraggio di impegnarsi in prima persona per ridurre le situazioni di povertà. Per quanto riguarda poi il grave fenomeno dei giovani che non frequentano più la scuola, sono senza lavoro e nemmeno più ne sono alla ricerca (i cd. NEET – Not in Education, Employment or Training) chiediamo di identificare soluzioni specifiche, anche in collaborazione con gli attori sociali che già si occupano di questa tematica.”

Su questo tema mi permetto di battere sul tasto delle imposte comunali, che dovrebbero essere più eque (allo stato attuale troppi non pagano, pochi pagano per tutti), anche considerando particolari situazioni di vulnerabilità (vedi Cinquefrondi e la mensa scolastica gratis per chi proviene da famiglie meno abbienti).

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MIGRANTI

“CHIEDIAMO di lavorare per favorire accoglienza e integrazione da un lato gestendo i fondi in maniera trasparente e dall’altro promuovendo politiche di inclusione sociale efficaci.”

Proseguire con le politiche dell’accoglienza che hanno effetti benefici sotto molteplici punti di vista sulla comunità locale.

DIRITTI DELLE DONNE

“CHIEDIAMO di non sottovalutare il problema della violenza contro le donne che nel mondo, Italia inclusa, riguarda 1 donna su 3 e di fare in modo che nel territorio siano presenti e assicurati servizi antiviolenza con personale e risorse dedicate. Chiediamo inoltre di tenere conto dell’apporto positivo che le donne possono dare nella società includendo la prospettiva di genere in tutte le politiche comunali.”

La presenza di una sola donna in consiglio comunale rappresenta plasticamente una società ancora maschilista.

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PARTECIPAZIONE

“CHIEDIAMO di dar voce e spazio ai cittadini, promuovendo la loro partecipazione attiva nelle principali decisioni di politica pubblica della città anche facilitando spazi di incontro e dibattito. Chiediamo inoltre ai canditati a sindaco di impegnarsi per rispettare sempre la trasparenza dei dati del bilancio.”

La partecipazione è un diritto e un dovere dei cittadini, che deve essere incentivato da chi amministra. Ai tempi dell’amministrazione Campisi nonostante le battaglie di Rifondazione Comunista non si riuscì ad avviare non solo il bilancio partecipativo ma nemmeno un giro periodico di consultazione nelle frazioni. Quel Sindaco e quella giunta boicottarono questa idea che nessuno ha più ripreso. Lo stato odierno delle frazioni ci segnala l’urgenza di dare voce ai cittadini.

POLITICHE URBANE DEL CIBO

“CHIEDIAMO di dare centralità al tema di una corretta nutrizione spingendo l’applicazione di politiche alimentari urbane a partire proprio dalla ristorazione scolastica, che necessita di adeguati investimenti in termini di risorse umane e finanziarie.”

Per esempio invitare chi gestisce la mensa scolastica a privilegiare i prodotti del territorio e magari dei piccoli coltivatori potrebbe avere ricadute benefiche sull’economia locale.

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COOPERAZIONE DECENTRATA

“CHIEDIAMO di coinvolgere istituzioni, associazioni, comunità di migranti, settore privato e singoli cittadini per promuovere collettivamente attività di cooperazione decentrata, in linea con la programmazione della cooperazione italiana.”

Quest’ultimo punto potrebbe sembrare particolarmente utopistico ma così non è. Comuni come Riace, quindi molto più piccoli di Caulonia, già anni fa hanno contribuito a dei progetti di cooperazione decentrata. Sarebbe sufficiente una gestione più oculata dei fondi pubblici. Basterebbe fare qualche minuto in meno di fuochi d’artificio durante una festa patronale per risparmiare mille euro. E se a farlo sono dieci comuni si mettono insieme 10mila euro, coi quali si costruisce un pozzo in Niger o una scuola. D’altronde è questo il funzionamento della Rete dei Comuni Solidali a cui Caulonia aderisce da anni.

E’ ovvio che in tempi di crisi economica e con le difficoltà spaventose che attraversa il nostro paese tutto questo passa in secondo piano. Ma siamo sicuri che siano più importanti i fuochi d’artificio? C’è chi su queste tematiche, qualificandosi come comune impegnato in progetto di solidarietà, è riuscito ad attrarre turismo solidale che ha contribuito a rimettere in moto l’economia locale.

Questi sono solo sei spunti che arrivano da Actionaid ma i temi su quali individuare delle politiche virtuose sarebbero tantissimi. Anche se, probabilmente, anche questa volta si parlerà di uomini, di grandi elettori, di candidati sindaci e non di programmi. Poi qualcuno vincerà le elezioni e non avrà idea di cosa fare, incapace di amministrare un paese. E’ questa la storia di molte amministrazioni di Caulonia. Facciamo in modo che non sia anche il futuro.

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