Attilio Tucci spara sul PD ma sostiene le larghe intese
Attilio Tucci, consigliere di minoranza, nell’ultimo consiglio comunale ha fatto un lungo intervento nel quale non sono mancati toni polemici, soprattutto verso la gestione cauloniese del Partito Democratico, ma non è mancata nemmeno la lucidità di prospettare una via di uscita dalla situazione attuale, quella che questo giornale sostiene da tempo: l’unità necessaria per superare l’attuale fase di criticità che vive Caulonia.
“Sono un assiduo lettore di Ciavula – ha esordito – ma trovo assurdo che l’interlocuzione sia tra l’Amministrazione comunale e un giornale. L’ultimo consiglio comunale è stato convocato quattro mesi fa”.
Si è poi soffermato in particolare su un editoriale di Ciavula (QUI) nel quale il ruolo dell’opposizione sarebbe stato travisato: “Non nascondo di avere usato toni accesi. Però sostenevo che la gestione dei lavori pubblici non funzionava. E i signori della maggioranza ci hanno detto che eravamo allarmisti. Avevamo chiesto di fare una verifica del riequilibrio di bilancio perchè sostenevamo che senza cambiare la gestione dei rifiuti le cose non sarebbero migliorate e abbiamo anche chiesto la sfiducia dell’assessore al bilancio. Eppure su Ciavula il ruolo della minoranza viene definito come ciarliero e altalenante. Evidentemente è un nostro fallimento, non siamo riusciti a comunicare. Per non parlare della vicenda del campo sportivo. Non siamo stati abbastanza convincenti nei confronti di un’opinione pubblica stanca. Non ci sto a che si metta in un angolo il ruolo della minoranza. Per il consiglio di stasera abbiamo ricevuto la convocazione stamattina”.
Le stoccate di Tucci si rivolgono poi verso il Pd: “Il Partito Democratico non può essere fermo di fronte ai problemi di questo paese, ma non prende una decisione politica. Qui non mettiamo mai in dubbio i partecipanti ma manca il materiale umano. La patente di amministratore viene rilasciata troppo facilmente in tutti i paesi”. Come dargli torto…
Affronta poi il tema che potrebbe essere decisivo in questi mesi che mancano alle prossime elezioni comunali: “Noi dobbiamo unire, ma come? Bisogna riconoscere che i tentativi del passato non sono stati sufficienti. Il ruolo dei partiti non può essere solo quello di flirtare con i potenti. In questi quattro anni ho visto giovani che per strafottenza hanno superato i peggiori anziani. Serve la gioventù delle idee e non delle ambizioni personali. Questa amministrazione pullula di persone che puntano a raggiungere solo i propri traguardi elettorali. Penso che bisogna fare una lista unica alle prossime elezioni e se non è consentito due liste collegate, perchè bisogna migliorare la macchina amministrativa. L’unità la raggiungeremo solo se alla base avremo l’idea di modificare la macchina amministrativa di questo comune, rinunciando anche a bacini elettorali, ma è questa la bellezza della politica. Avete vissuto le dimissioni di Cagliuso e a parte le scenette coreografiche da consiglio comunale in cui si è detto che le sue dimissioni derivano da motivazioni personali non se ne è discusso. Per essere buoni amministratori non basta essere amici del Presidente Oliverio. Questa è l’antitesi della politica. Non basta chiamare per nome l’assessore o il ministro, serve l’impegno quotidiano”.
Il consigliere di minoranza si rivolge poi direttamente a Ninni Riccio: “Sindaco, attaccandoti mi sembra di sparare sulla croce rossa. La tua solitudine è palpabile. Si avvicinano le elezioni e qui ognuno tirerà la carretta dalla propria parte. Avrei voluto un Pd che facesse una politica aggregante. Non è scandaloso mettersi insieme anche tra diversi per il bene del paese. Potremo anche stare insieme temporaneamente su alcuni obiettivi e poi tornare alle elezioni. Chi ha le redini del Pd dovrebbe pensarci. Questo consiglio potrebbe aprire una fase di riconquista della stima, che oggi manca. Non c’è scritto da nessuna parte che gli attori debbano essere sempre gli stessi. Serve non più un progetto dell’IO ma del NOI, dell’intero paese”.
Una prospettiva che a noi sembra quella su cui lavorare, ma i tempi stringono e bisogna agire. Siamo consapevoli che con l’unità delle forze che possono realmente dare un contributo di idee a questo paese non ci sarebbe nessuno sconfitto, ma si sarebbe tutti vincitori perchè vincerebbe Caulonia.
L’intervento di Tucci viene poi schernito da Domenico Lia, Presidente del Consiglio Comunale: ” Tucci ha parlato di tutto fuorchè delle tariffe, che sono all’ordine del giorno. Si vede che si avvicinano le elezioni”.
Campisi ha poi replicato all’intervento di Dimasi sostenendo che bisogna avere rispetto per Roccella.
Le conclusioni sul tema sono toccate al Sindaco Riccio: “Approviamo le tariffe con l’affanno di tutti i comuni. Concordo con Tucci che questo paese ha bisogno di un attimo di riflessione. Il consigliere ha citato diverse volte il bene comune, come se la maggioranza l’avesse dimenticato. Con tutti i miei limiti ho sempre lavorato per il bene comune. E non sono solo. Nella maggioranza sono in corso riflessioni e ci sono legittime ambizioni”.
La difesa d’ufficio del PD è stata fatta dalla sua Segretaria cittadina, il vice sindaco Caterina Belcastro: “Il PD è un laboratorio di idee e progetti. Molti amministratori sono iscritti al partito, che ha portato moltissimi risultati al paese. I punti di riferimento servono per amministrare al meglio. La volpe che non arriva all’uva dice che è acerba. Non ci sono state rotture nel PD”.
Qui finisce la nostra cronaca del consiglio comunale del 29 aprile e le sue discussioni. Speriamo che ora si trovi la forza per avviare la fase delle elaborazioni politiche e progettuali, sulla base delle quali costruire una nuova prospettiva per Caulonia.