UIL, VALUTAZIONE CRITICITA’ EMERGENTI NELL’ASP DI REGGIO CALABRIA: PROGRAMMAZIONE E SOLUZIONE
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO.
La spesa del personale contenuta nei limiti imposti dal vigente piano di rientro ha imposto alle UU.OO. aziendali di garantire a stento gli standard operativi minimi per assicurare i livelli essenziali di assistenza.
I mancati, necessari,flussi finanziari richiedono l’adozione di nuove e strategiche misure strutturali di razionalizzazione da porre in essere esclusivamente mediante l’adozione dell’Atto Aziendale in relazione diretta alla richiesta ed al fabbisogno di salute del territorio.
Nel corso dell’anno 2015 è stato elaborato nell’ambito del piano delle attività aziendali, d’intesa con la Direzione Aziendale, il piano della programmazione e razionalizzazione dell’attività ospedaliere e territoriali dell’Aziende Sanitarie, suddiviso per aree dipartimentali con la previsione del fabbisogno di personale.
Premesso che le nuove dotazioni organiche dovranno, inoltre, prevedere l’inserimento di figure professionali ritenute strategiche e fondamentali nelle attuali dotazioni organiche carenti per l’adeguamento agli standard di appropriatezza, di efficacia e di efficienza alla domanda di salute del territorio, si rende necessario procedere alla rideterminazione delle dotazioni organiche delle strutture ospedaliere rendendo le stesse, da un lato, coerenti e parametrate con i nuovi assetti di rete ed in coerenza con il dimensionamento quali-quantitativo dei posti letto e, dall’altro, in grado di garantire adeguate risposte organizzative ed assistenziali alla domanda di prestazioni, sia programmate che in emergenza/urgenza, da erogare secondo criteri di appropriatezza nei diversi regimi di ricovero o di prestazioni a carattere ambulatoriale.
Negli ospedali per acuti e con sede di pronto soccorso le UU.OO. di anestesia, rianimazione e terapia intensiva, chirurgia generale e discipline d’urgenza annesse, medicina, radiologia, l’organico deve essere determinato con le dovute figure professionali adeguate, dirette da titolari di incarico di struttura complessa, con servizi di guardia h 24 al fine di garantire il trattamento degli acuti.
Tuttavia si rileva come le sole assunzioni a tempo determinato di dirigenti medici previste dall’ASP con gli avvisi di recente pubblicati all’albo pretorio risolvono solo in parte la carenza numerica di personale medico nei reparti ospedalieri restando assolutamente insufficiente l’adeguamento minimale delle risorse umane agli standars previsti per l’erogazione dei LEA dovendo aggiungere che rimane irrisolta la carenza di personale con competenze primariali.
Il tutto si traduce in una offerta sanitaria che continuerà ad essere insufficiente e lacunosa e comunque tale da non portare ad un sensibile miglioramento delle prestazioni da erogare sul territorio in emergenza/urgenza.
Lo stesso piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, approvato con i contestati decreti emanati dal Commissario ad acta Ing. Massimo Scura, sembra essere stato disatteso nella parte dove di ravvisa la necessità di disporre di figure professionali adeguate, in termini di consistenza numerica e di profili professionali, ai servizi erogati in ambito Ospedaliero nell’ASP di Reggio Calabria.
La carente attuazione delle procedure non solo non comporterà alcun miglioramento della situazione esistente se non in modo del tutto marginale , ma continuerà a produrre un costante incremento della spesa sanitaria corrente dovuta all’inadeguatezza dell’assistenza sanitaria che costringerà un maggiore e continuo numero di pazienti ,affetti da patologie non facilmente trattabili nella rete del SSR della ASP di Reggio Calabria, a rivolgersi verso strutture private e verso Centri e strutture sanitarie fuori regione.
Nella provincia di Reggio Calabria la situazione ha raggiunto ormai livelli così gravi da richiedere provvedimenti rapidi e puntuali. Non di meno la situazione dell’Asp continua a rimanere drammatica sia sotto l’aspetto economico-finanziario che organizzativo e funzionale a causa del carente ed inattendibile accertamento/ricognizione dei disavanzi pregressi, ed estinzione della massa debitoria, che rischia di mettere una ipoteca negativa sulla possibilità di risanare e rilanciare il sistema sanitario regionale della Regione Calabria, anche sotto il profilo amministrativo e contabile. Situazione che assume oggi, alla luce del documento votato qualche giorno fa dal Consiglio regionale con cui si chiede al Governo il superamento della gestione commissariale e la revoca degli ultimi decreti del Commissario Scura, una centralità che non può essere più sottovalutata, e tantomeno può essere affrontata, atteso l’inutilità delle misure ad oggi adottate, senza un intervento del legislatore regionale volto a separare, all’interno delle attività corrente della Asp, la gestione dei debiti pregressi, sia giuridicamente che finanziariamente, come già messo in evidenza dal dirigente sindacale avv. Giovanni Tringali, in occasione dell’intervista telefonica dello scorso 29 marzo e titolato dalla Gazzetta del Sud “Asp ingestibile, Tringali insiste: sdoppiare la gestione dell’Azienda”.
Il Dirigente sindacale PTA il Segretario Provinciale
Avv. Giovanni Tringali Nuccio Azzarà
Il Dirigente Sindacale
Area Medica e veterinaria
Dott. Pasquale Mesiti