SIDERNO, SCOTTO INTERROGA IL MINISTRO DELL’INTERNO
Riceviamo e pubblichiamo il testo dell’Interrogazione a risposta scritta al Ministro dell’Interno che riguarda il Comune di Siderno a firma dell’ On. Arturo Scotto.
INTERROGAZIONE A RISPOSTA scritta
Al Ministro dell’Interno –
- Per sapere, premesso che:
- il Comune di SIDERNO (RC) è stato commissariato per circa cinque anni;
- dall’1 giugno 2015 si è insediata un’Amministrazione democraticamente eletta con grande consenso popolare;
- la Commissione Straordinaria, nel mese di aprile 2013, decise di accedere all’anticipazione di liquidità prevista dal D.L. 35/2013 che portò nelle casse dell’Ente la somma di € 8.991.275,66, da restituire allo Stato in 30 anni;
- tale liquidità, nelle intenzioni del legislatore, doveva servire a pagare i debiti scaduti della pubblica amministrazione, assicurando il riequilibrio finanziario degli enti territoriali ed evitando così il dissesto finanziario;
- nel caso di Siderno, però, paradossalmente, la Commissione Straordinaria da una parte prese i soldi, pagò i debiti per circa € 11.500.000 e poi, nel giro di 15 giorni, dichiarò il dissesto finanziario;
- tale scelta è contraddittoria, in quanto lo Stato aveva messo a disposizione denaro liquido per dare “ossigeno” agli enti locali, e consentirgli di pagare i debiti scaduti per evitare, quindi, il dissesto finanziario ed invece a Siderno si fa esattamente il contrario: da un lato si prendono i soldi, mettendo, comunque, sulle spalle dei cittadini un mutuo trentennale, dall’altro si dichiara il dissesto finanziario;
- tale scelta è, soprattutto, inspiegabile sia sotto il profilo strategico che economico;
- sotto il profilo strategico, se la ricognizione e quantificazione dei debiti, cui non si riusciva a far fronte con le risorse disponibili, era stata fatta ad aprile 2013 e si era deciso di ricorrere all’anticipazione di liquidità, perché a distanza di 7 mesi la stessa operazione di ricognizione porta i commissari a dichiarare il dissesto? Delle due l’una: o si doveva dichiarare il dissesto ad aprile, evitando ai cittadini il mutuo di circa 9 milioni di euro, oppure si è dichiarato a dicembre un dissesto che non doveva essere dichiarato;
- ancora più inspiegabilmente, sotto il profilo economico, considerato che i debiti del dissesto possono essere pagati al 50% (come ha di fatto scelto di fare l’Amministrazione Fuda), perché si è deciso di pagarli al 100% tra il mese di maggio fino al 5 dicembre (“bruciando” in sette mesi circa 11 milioni di euro), se poi il 20 dicembre si è arrivati a dichiarare il dissesto;
- come emerge con chiarezza dagli atti, la Commissione Straordinaria, dopo 2 anni di gestione:
- a) 15 giorni prima di andare via, con deliberazione n. 105, ha determinato il fondo cassa iniziale da trasferire all’O.S.L. in € 0,00, e, con un autentico artificio contabile, vietato dalle norme e dal Ministero dell’Economia, ha quantificato una somma a credito del Comune per pagamenti effettuati per conto dell’O.S.L. pari ad € 5.283.862,83;
- b) il giorno prima di andare via, con la deliberazione n. 130, ha approvato il rendiconto dell’esercizio 2014, che, grazie anche all’artificio contabile sopra detto, si è chiuso con un avanzo di amministrazione di € 7.686.612,89, omettendo, in violazione di legge, il contestuale riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi;
- anche su questo punto, se è vero che dal rendiconto 2014 approvato dalla Commissione Straordinaria risultava un avanzo di amministrazione di € 7.686.612,29 è, soprattutto, vero che, quando l’Amministrazione Fuda ha provveduto al riaccertamento straordinario dei residui (che avrebbero dovuto fare i Commissari) è emersa la verità: è bastato correggere l’artificio contabile messo in piedi dai Commissari, eliminare tutti i finti residui attivi, per scoprire che l’avanzo di amministrazione di oltre 7 milioni di euro era diventato un disavanzo di oltre 6,5 milioni di euro … il credito era diventato un debito;
- in sostanza, la Commissione, in gran fretta, il giorno prima di andare via, ha approvato 3 bilanci, uno dei quali poteva essere approvato anche dalla nuova amministrazione e, invece, non ha approvato il riaccertamento straordinario dei residui che era obbligatorio fare entro le 24 ore … forse perché avrebbe fatto emergere il “mistero dell’avanzo che non c’era”?;
- che in 20 anni il Comune ha accumulato debiti per 20 milioni di € e i commissari in soli 2 anni hanno lasciato:
- un disavanzo di oltre 6,5 milioni;
- un mutuo di 9 milioni di euro che graverà sui cittadini per i prossimi 30 anni;
- un dissesto finanziario che doveva, ma soprattutto, poteva essere evitato;
- con nota del 24 giugno 2015, prot. n. 16517, il Comune di Siderno chiedeva a S.E. il Prefetto di Reggio Calabria, ai sensi dell’art. 145, comma 3, del D.Lgs. n. 267/2000, l’assegnazione del dott. Giuseppe Curciarello, dipendente, inquadrato in cat. D6, del Comune di Roccella Jonica (RC), da destinare, in sovraordinazione, ai settori “Finanze” e “Tributi”, per n. 18 ore settimanali;
- la Prefettura di Reggio Calabria, con nota del 30 giugno 2015, prot. n. 61893, chiedeva l’integrazione della nota al fine di consentire le necessarie valutazioni sia della Prefettura medesima che del Ministero dell’Interno;
- il Comune di Siderno, con nota del 6 luglio 2015, prot. n. 17716, forniva alla Prefettura di Reggio Calabria le integrazioni richieste;
- la Prefettura di Reggio Calabria, con nota del 27 luglio 2015, prot. n. 71148, evidenziava – nuovamente – che «l’eventuale assegnazione temporanea di personale non può sopperire a carenze di organico dell’ente, ma è esclusivamente finalizzata al perseguimento di specifici obiettivi di riorganizzazione e ripristino della legalità nell’Amministrazione comunale», ed invitava il Comune a specificare dettagliatamente gli obiettivi in relazione ai quali era stata chiesta l’assegnazione di personale, indicando il programma di lavoro ed i tempi stimati per il conseguimento dei risultati;
- il Comune di Siderno, con nota del 9 novembre 2015, prot. n. 30510, sollecitandone il riscontro con successiva nota del 24 dicembre 2015, prot. n. 35546, ad integrazione di quanto già detto nelle precedenti note:
- preliminarmente, ha precisato che «la richiesta assegnazione del dott. Curciarello è finalizzata, esclusivamente, al perseguimento di specifici obiettivi di riorganizzazione e ripristino della legalità nell’Amministrazione comunale che mi onoro di rappresentare»;
- nel merito, ha riportato, in allegato, come richiesto, analiticamente, gli obiettivi, con il relativo programma di lavoro ed i tempi stimati per il conseguimento dei risultati;
- la Prefettura di Reggio Calabria, con nota del 2 febbraio 2016, prot. n. 11295, ribadendo che «l’eventuale assegnazione temporanea di personale non può sopperire a carenze di organico dell’ente», ha osservato che «l’assegnazione richiesta non appare, al momento, rispondere alle condizioni e ai presupposti previsti dalle disposizioni vigenti».
è necessario precisare, che il Comune di Siderno, come si evince dalla corrispondenza, non ha richiesto il dott. Curciarello per sopperire alle carenze di organico, sebbene la Prefettura abbia ripetutamente evidenziato che «l’eventuale assegnazione temporanea di personale non può sopperire a carenze di organico dell’ente, ma è esclusivamente finalizzata al perseguimento di specifici obiettivi di riorganizzazione e ripristino della legalità nell’Amministrazione comunale».
Infine, per completezza di informazione, si deve evidenziare che la Commissione Straordinaria (che ha governato il Comune di Siderno da aprile 2013 a maggio 2015), sia all’atto della prima istanza di assegnazione di ben 6 unità di personale, che al momento della proroga delle stesse unità, nel chiedere a S.E. il Prefetto di Reggio Calabria di valutare positivamente le varie richieste, come espressamente riportato nelle note:
- ha indicato, come compiti da assegnare ai sovraordinati, esclusivamente attività ordinarie dell’Ente (rectius, snellimento delle procedure di liquidazione, fattura elettronica, pagamento dei debiti, rideterminazione della dotazione organica, programmazione del fabbisogni di personale, controllo del territorio in materia di “edificabilità fantasma”, verifica delle ordinanze di demolizione, attuazione delle opere pubbliche, sopralluoghi sul territorio su richieste di intervento, monitoraggio dell’alveo dei torrenti, …);
- ha esplicitamente sottolineato nelle note che nell’Ente vi era una grave carenza di personale, oggi peraltro ulteriormente aggravata.
la Prefettura di Reggio Calabria ha accordato l’assegnazione e la proroga delle sei unità. Questa evidente disparità di trattamento “riservata” dalla Prefettura di Reggio Calabria, è ancora più ingiustificabile se si pensa che oggi l’Ente, non solo chiede una sola unità di personale e non sei come la Commissione Straordinaria, ma non indica a motivo della richiesta la grave carenza di personale (che pur esiste e si aggrava di giorno in giorno), né chiede l’assegnazione, ex art. 145, per svolgere attività ordinarie, ma al contrario:
- precisa, che la richiesta assegnazione del dott. Curciarello è finalizzata, esclusivamente, al perseguimento di specifici obiettivi di riorganizzazione e ripristino della legalità nell’Amministrazione comunale;
- nel merito, si riportano, in allegato alla richiesta, analiticamente, gli obiettivi, con il relativo programma di lavoro ed i tempi stimati per il conseguimento dei risultati-:
- quali provvedimenti intenda adottare il Ministero per risarcire la comunità sidernese per i gravi danni subiti dalla gestione commissariale;
- quali provvedimenti intenda adottare nei confronti dei Commissari per le loro gravi responsabilità;
- se il Ministro interrogato non ritenga sia necessario accertare:
- quali siano le ragioni che motivano l’atteggiamento ostruzionistico del signor Prefetto di Reggio Calabria nei confronti del Comune di Siderno;
- se questo ostruzionismo voglia essere un risentimento nei confronti del Comune per lo scontro che c’è tra il Comune stesso e la Società “A&G Spa” di riscossione dei tributi portata dai Commissari e della quale recentemente si è interessato il programma televisivo “Striscia la Notizia”.
On. Arturo Scotto