CAOS PD REGGINO, LA RISPOSTA DEI GIOVANI ISCRITTI ALLA RICHIESTA DI USCITA DALL’ANONIMATO

A Ciavula 25 Marzo 2016 15:33

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO.

A seguito della risposta del giornalista Antonio Larosa e alla sua esortazione a rivelare la nostra identità (QUI) ci teniamo a chiarire alcuni punti: la nostra posizione, come già sottolineata dalla missiva, vuole porsi al di fuori del gioco delle correnti interne. A livello locale definirle correnti ci sembra già troppo. Poiché nulla hanno a che vedere con quelle che caratterizzano il nostro Partito e che altrove hanno trovato il superamento attraverso il confronto, il dialogo e quando necessario con la sintesi, frutto di un sistema democratico. Qui esistono correnti che all’occasione si trasformano in potentati che confliggono con la buona e sana politica.
Dove sono i “Renziani” di Calabria!? Non dovrebbero essere loro, i primi, a dissentire di fronte a questa inaccettabile immobilità degli organi dirigenti che tengono bloccato il normale iter della militanza politica? Ci sembra chiaro ed evidente che la Calabria, ancora una volta, ha perso un’importante chance e mentre altrove i militanti hanno avuto il coraggio di ribaltare un sistema, appartenente alle vecchie logiche, qui pur volendo far credere che sia passato il rinnovamento, il sistema è sempre lo stesso. Fin quando le parti non siederanno al tavolino di un comodo bar di Reggio Città, di fronte ad una tazzina di caffè, il Congresso rimarrà un miraggio. Solo a quel punto (ad accordi fatti) la cavalleria Reggina si sposterà verso la Provincia per farci credere di essere noi i protagonisti della scelta. E noi, da buon soldati, ci esalteremo quando il “generale” con una pacca sulla spalla ci nominerà membro della Segreteria Provinciale con delega “Caccia e Pesca”.

La nostra scelta di riminare nell’anonimato, quindi, non è dovuta ad una mancanza di coraggio ma alla volontà di porre un problema senza che si possa subito pensare, come accade da queste parti, che vogliamo anche noi un posto al sole. Quello che abbiamo a cuore è che questa missiva possa scuotere l’opinione pubblica e farla svegliare da un sonno che dura da troppo tempo. In particolare, la nostra generazione, che consentiteci di dire, dovrebbe avere qualche ambizione in più rispetto a quella dei “portatori di borse” dell’Onorevole di turno. Infine, ringraziamo te Antonio, per la tua esortazione e il tuo invito, il quale di sicuro ci indurrà a riflette.