Legacoop:”Maggiore autoregolamentazione da parte del privato sociale”
Legacoop:”Maggiore autoregolamentazione da parte del privato sociale”.
Catanzaro, 14 dicembre 2015
Il tema delle politiche sociali in Calabria, cioè dell’insieme di interventi pubblici volti a dare una più equa distribuzione societaria di risorse e opportunità, che guardano alla promozione di benessere e qualità della vita e che rappresentano quella parte di politiche pubbliche che hanno a che fare con il benessere dei cittadini, è da sempre stata materia delicata e allo stesso tempo scottante. Nella nostra regione insiste il più alto tasso di disoccupazione, una famiglia su quattro vive in stato di povertà, è presente il più basso reddito pro capite per cittadino e, ciononostante, gli investimenti nel settore hanno da sempre occupato l’ultimo posto rispetto la media nazionale.
In questa cornice, siamo pienamente consapevoli, poiché le viviamo quotidianamente, delle difficoltà che incontrano le imprese sociali a gestire servizi e strutture in mancanza di pagamenti puntuali da parte dei committenti, così come siamo consapevoli della necessità dell’attuazione della Legge 328/2000 in materia di riordino del sistema di interventi e servizi sociali nella nostra regione.
Ma allo stesso tempo non possiamo esimerci dal svolgere il nostro ruolo “responsabile” e “propositivo” per la creazione di in nuovo sistema di welfare. Ecco perché abbiamo deciso di partecipare, unitamente alle principali Organizzazioni di rappresentanza, al Forum regionale del terzo settore, ai sindacati ed all’Anci, al “Tavolo tecnico” istituito per la prima volta – bisogna darne atto – dall’attuale Dipartimento n. 7 “Sviluppo economico, lavoro formazione e politiche sociali” della Regione Calabria. Un lavoro tutt’altro che facile avviato lo scorso 31 agosto dall’Assessore al ramo, Federica Roccisano, e che continua ad oltranza con non pochi scontri. Insieme, però, si stanno tessendo le reti per il futuro delle politiche sociali regionali per i prossimi decenni.
Bisogna dare atto all’attuale Governo regionale, inoltre, dell’impegno e dell’attenzione nei confronti delle politiche sociali, soprattutto durante la fase di approvazione dell’assestamento e variazione del bilancio di previsione della Regione Calabria per l’esercizio 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017. Un impegno finanziario che auspichiamo possa, negli anni successivi, trovare copertura nelle risorse disponibili sui capitoli di spesa corrente per poter far fronte all’aumento della domanda di servizi sociali ed educativi e di contrasto alla povertà.
Siamo altresì consapevoli, però, della necessità di una maggiore “autoregolamentazione” da parte del privato sociale e ci auguriamo che possa essere argomento di discussione e confronto in quanto portatori di “doveri” oltre che di “diritti”. Una necessità che probabilmente stride con un senso comune che attribuisce al “terzo settore” virtù intrinseche. Una necessità che, citando lo studioso Moro, trova fondamento nella concettualizzazione del non profit che (con le sue conseguenze nelle politiche pubbliche, nell’amministrazione e nei comportamenti di alcuni soggetti privati) contiene in sé il germe di patologie che sono coerenti con essa.
Su questi temi vorremmo che si aprisse una discussione approfondita e costruttiva con tutte le Organizzazioni del privato sociale, perché è su queste argomentazioni che si costruisce il welfare regionale, mettendo al centro i diritti dei più deboli ancor prima dei tempi di pagamento.
LegacoopSociali Calabria