Il duro attacco di Campisi: “Avete detto ai cittadini VOTATECI e non pagherete le tasse”

Segue da QUI.

Dopo la lunga relazione di Riccio al consiglio comunale del 7 settembre (QUI) e l’intervento del consigliere Tucci è stata la volta di Domenico Campisi: “Nella cronistoria di Riccio ho finalmente visto della passione.  Eppure dopo 3 anni ci portiamo dietro ancora residui importanti in merito alla questione dell’arsenico nell’acqua, come dimostra la vicenda di Candidati. Si parla del piano spiaggia ma non del piano regolatore…”

Riccio lo interrompe chiedendo con un sorriso beffardo: “Ti interessa?”

Campisi prosegue nel suo intervento senza interrompersi: “Le aliquote delle imposte sono tutte al massimo. Siamo in una condizione finanziaria in cui ci accusereste di essere allarmisti se dicessimo che presto mancheranno i soldi per gli stipendi dei dipendenti…”

“C’è il rischio” ammette il segretario comunale Ientile.

Ancora Campisi: “Avete detto che bisogna cambiare politica di riscossione dei tributi ma non dite come”.

Prende la parola il consigliere Lino Dimasi tornando sul tema dell’acqua: “L’acquedotto porta 13 litri di acqua che di solito bastano per una popolazione di 30mila abitanti che ne fanno un uso oculato. Qui con soli 800 abitanti ad agosto non sono stati sufficienti”.

Continua poi con affermazioni ridicole cercando di scaricare la responsabilità dei debiti dell’ente sull’amministrazione Campisi provocando la giusta ira di Domenico Campisi: “Sei poco credibile! Amministri da 8 anni e te la prendi con chi è stato in carica 18 mesi!”.

Probabilmente rendendosi conto dell’imbecillità dell’affermazione il consigliere Dimasi ha lasciato cadere il discorso ed ha continuato: “Ciavula ha scritto che sono stato illuminato sulla via di S. Nicola ma evidentemente è stata disattenta perchè quando ero assessore abbiamo censito 700 contatori abusivi. Potrebbero essercene altri 1.700. Bisogna andare alla ricerca dell’evasione, Vorrei che non ci fossero le regole della privacy per esporre un cartellone con i nomi dei cittadini che pagano le imposte e quelli che non le pagano”. Poi l’obiettivo ambizioso: “Se pratichiamo le giuste politiche di contrasto all’evasione in un anno e mezzo anzichè avere un debito di 3 milioni di euro potremmo portare l’ente in attivo”.

Affermazioni che sono sembrate un’autocandidatura a tornare a ricoprire l’incarico di assessore al bilancio, sul quale Riccio dovrebbe decidere ad ore.

Prende la parole l’assessore Cavallo: “Amministro da 8 anni ed è un compito difficile”.

Polemizza con la minoranza sui debiti, vi proponiamo il video:

L’assessore Cavallo prosegue: “Dobbiamo risolvere i problemi con riduzioni enormi di personale. C’erano 11 vigili, a breve ne resterà soltanto uno. Anche per la raccolta dei rifiuti e la mutenzione del verde c’è stata negli ultimi anni una forte riduzione del personale. Ma se esternalizziamo i costi lievitano. Noi coinvolgiamo la cittadinanza nelle nostre scelte, sono altri coloro che non hanno mai reso conto del loro operato. Siamo delusi dalla giunta regionale, per la quale mi sono pentito di avere votato, perchè non ci ha sostenuto per il lungomare”. E’ tornato poi sul campo sportivo: “La Suap ha approvato il progetto senza i calcoli statici della palestra, e non ha previsto le somme. Senza la variante avremmo perso il finanziamento e su questo abbiamo coinvolto le associazioni sportive, così come per il Piano strutturale abbiamo coinvolto i cittadini. In tre anni abbiamo trovato il finanziamento per l’acquedotto e abbiamo realizzato l’opera. D’estate c’è chi usa l’acqua a scopo irriguo ma noi siamo senza vigili. Abbiamo la discarica autorizzata, trovatemi un altro comune che ce l’abbia. Le difficoltà vissute ad agosto non sono state responsabilità del comune perchè ci hanno autorizzato a conferire solo 80 quintali al giorno”.

Cavallo annuncia altri lavori all’acquedotto: “Abbiamo trovato un’altra sorgente d’acqua che porterà altri 7 litri. Potrei elencare altre opere realizzate oltre a quelle di cui ha parlato il Sindaco ma non lo faccio. Vi dico solo che col cambio delle lampade su tutto il territorio comunale avremo un risparmio energetico notevole, che inciderà sul bilancio comunale positivamente”.

L’assessore Caterina Belcastro non perde l’occasione di puntualizzare che “Mi fa piacere che da Tucci arrivi un riconoscimento alle politiche dell’accoglienza visto che prima d’ora è sempre stato critico”.

E’ infine il momento delle dichiarazioni di voto.

Tucci annuncia il suo voto contrario perchè “non ho più speranza che cambiate rotta. Voto contro perchè sia Riccio che Dimasi hanno detto che le cose non vanno bene. Voto contro perchè è grave che l’istituto agrario non abbia spazi. Voto contro perchè non c’è programmazione. Pensate di risolvere i problemi comprando il carro scala? Bisogna integrare i servizi coi comuni vicini come fanno nella Vallata del Torbido. Voto contro perchè vedo la gente rassegnata e lancio un appello alle forze valide di questo paese, ai cervelli liberi che spero contrastino la cattiva amministrazione”.

Domenico Campisi: “Sulla spazzatura dite che è stata una piccola criticità ma Caulonia faceva schifo! I turisti se ne sono andati schifati!” E poi lancia accuse durissime contro la maggioranza delle quali vi proponiamo un video:

Anche il Sindaco Riccio vuole fare la sua dichiarazione di voto: “Voto a favore perchè non gufo contro il mio paese. La minoranza ha annunciato il dissesto nel 2012 con una manifestazione. Invece rispettiamo il patto di stabilità e approviamo il bilancio. Ho letto la lettera aperta di Ciavula sulla raccolta differenziata e la metterò sul tavolo anche se ho delle perplessità sull’iniziare solo in quel modo. Ho citato l’acquisto del carro scala per fare un esempio, perchè la minoranza deve mortificare ogni singola cosa? Ho annunciato che rimetterò il mio mandato se non cominceremo ad operare sulle due questioni urgenti: la raccolta differenziata e la lotta all’evasione. Dovrò amministrare ancora per un anno e mezzo e vorrei che il prossimo sindaco possa proseguire su una strada avviata”. Parole che suonano come un’abdicazione.