All’Istituto Agrario squilla la campanella delle polemiche, mentre il disagio continua
Siamo costretti a ritornare sull’Istituto Agrario perché l’informazione seria non lascia mai cadere la notizia nel vuoto e la segue con puntualità e impegno, e senza guardare in faccia nessuno, finché i fatti che la caratterizzano non si esauriranno.
Questo è stato l’atteggiamento di Ciavula sin dal 4 settembre scorso, da quando ha appreso e denunciato all’opinione pubblica il tentativo di trasferire in altre sedi gli studenti rivelatesi in soprannumero rispetto alla capienza dell’Istituto. Sarebbe stato un modo per vuotare e depotenziare una scuola, che per tenerla aperta fino al passato più recente si sono svolte tante battaglie. Mancavano e mancano due sole aule per risolvere il problema, ma il riadattamento dei locali individuati si sta rivelando una impresa titanica per i pur potenti mezzi della tecnologia moderna.
Forse indotto dalle insistenze della nostra testata, il Sindaco ha fatto pervenire un suo comunicato pubblicato ieri. Il dr. Riccio si dichiarava solidale con gli studenti che a causa dell’indisponibilità dei nuovi locali (ex sede del Giudice di Pace) hanno vissuto una settimana di disaggi dovuti all’afa e al sovraffollamento. Mentre ancora oggi (22 settembre) i disaggi continuano, precisava che non ha scuse da chiedere perchè la comunicazione sulla carenza delle aule gli è pervenuta soltanto il 10 settembre scorso, quando mancavano appena 4 giorni all’apertura delle scuole.
Questa data è chiarificatrice ed apre un altro scenario. Le nuove iscrizioni presso tutte le scuole di ogni ordine e grado sono avvenute on-line dal 15 gennaio al 15 febbraio 2015 e il sistema centrale ha dato tempestiva comunicazione alle strutture interessate. Possiamo dire che dal 1° di marzo l’Istituto era ben a conoscenza dell’aumento degli iscritti e delle necessità che lo stesso comportava. Perché da marzo al 10 settembre non si è trovato il tempo di affrontare e risolvere con il comune il problema sorto nei tempi dovuti?
Un uomo di grande potere e che la sapeva lunga diceva che a pensar male si fa peccato, ma si indovina sempre.