Il cimitero di Piazza Bottari

Il cimitero di Piazza Bottari

Riceviamo da un lettore e pubblichiamo:

I lampioni prima

I lampioni prima

I lampioni adesso

I lampioni adesso

I lampioni attuali, che rendono piazza Bottari ambientazione perfetta per l'intro di Dr. Jekyll e Mr. Hyde

I lampioni attuali, che rendono piazza Bottari ambientazione perfetta per l’intro di Dr. Jekyll e Mr. Hyde

Da sempre le amministrazioni delle città sono state giudicate per quanto di positivo o negativo hanno prodotto e lasciato dietro di sé in termini di organizzazione della qualità della vita dei cittadini e, anche  o soprattutto, per il buongusto delle opere artistiche ed architettoniche che hanno saputo realizzare, perché anch’esse contribuiscono al complessivo sviluppo di una comunità.
Come giudicare l’Amministrazione del nostro Comune se semplicemente ci fermiamo ad osservare il buon gusto prodigato nella realizzazione delle opere pubbliche?
La più recente ed ancora in corso è la sostituzione dei lampioni dell’ illuminazione di piazza Bottari.
Non può l’osservatore un po’ attento non considerare pessima la qualità della soluzione adottata.
Non entro nel merito della resa illuminotecnica, che forse giustifica l’intervento di sostituzione dei lampioni esistenti. Ma credo che detta piazza, a prescindere dal grado di valutazioni estetiche che ognuno può assegnarle, abbia una sua ben definita connotazione architettonica, fin dalla costruzione degli edifici che la delimitano, e confermata anche dall’intervento di arredo negli anni successivi.
Cosa ci fanno in questo contesto nato negli anni ’80 lanterne copiate da quelle disegnate per funzionare a gas, a partire dal 1825 a Parigi?
Qual è il nesso che armonizza l’intervento in atto con quanto già esistente?
Quali migliorie estetiche questo apporta?
Del resto anche i lampioni della vicina strada, da poco allestiti, rientrano nella stessa logica.
Perché ancora si insiste nel confondere la valutazione di bello e brutto con quella di antico e moderno?
Le antiche forme sono apprezzabili solo nella loro originalità e nei loro contesti. Se copiate oggi, e non sempre con la stessa perizia di quelli del passato, rischiano di mostrarsi come una cafonata!
Per quanto tempo dovremo sopportare la presenza di questi “lanternoni da cimitero”, prima che qualche altro amministratore illuminato decida di imporre soluzioni altrettanto geniali?

Pietro Fantò

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