I fans dei Re Niliu contro il Kaulonia Tarantella Festival
I Re Niliu fischiati al Kaulonia Tarantella Festival sono già diventati un caso. Polemica su facebook, lettera di Ettore Castagna al Sindaco di Caulonia, parole concilianti di Mimmo Cavallaro, replica di Ninni Riccio… e in tutto questo sul web si discute ed emergono anche altri dettagli.
Amministratori e organizzatori sostengono che a fischiare fossero una manciata di persone. I Re Niliu ritengono invece che non si sia trattato di un fatto limitato nè isolato e in risposta ad una cauloniese che scrive sulla loro pagina facebook insistendo che non si deve generalizzare e accusare una piazza intera a causa di un gruppuscolo così rispondono: “purtroppo era più che un gruppetto….molti nostri conoscenti hanno evitato per un pelo di venire alle mani, e questo in diverse zone della piazza. con chi stava palesemente cercando d’interrompere il concerto...Qualcuno che fischiava, non si capacitava guardandolo in maniera sospetta,del fatto che qualcun altro potesse gradire il nostro concerto (e questo non ha nulla a che vedere con la differenza di gusti)…purtroppo avremmo dovuto avere la prontezza e la cazzimma di Raiz, quando nella stessa situazione interruppe la sua esibizione. Noi,eravamo così concentrati sulla musica che quando abbiamo finalmente davvero capito il clima ostile, era troppo tardi, persino per presentare il gruppo, dato che la efficiente (a senso unico intendiamoci, ed indovina quale)i)macchina da guerra dispiegata dall’organizzazione, non poteva permettere che si sforassero i 50 minuti netti dati agli artisti ospiti, contro le due ore e trenta del padrone di casa, nonchè direttore artistico, (cosa questa davvero bizzarra per un festival), come dire; Io organizzo, Io sono a casa mia , Io faccio quello che voglio, e dato che Io vi ho invitati alla mia tavola, non rompete troppo i coglioni, e se qualcuno disturba , cosa posso farci? poco male, le sazizze si sono già vendute, e anche per quest’anno gli affari sono andati bene…”. Come dire, poca diplomazia e tanta polemica.
Ma non sono solo i Re Niliu a scatenarsi contro il Kaulonia Tarantella Festival, anche i loro sostenitori non lesinano commenti piccanti come Maurizio Caserta che scrive: “La prossima edizione di questo Festival garantira’ una piazza x ZUMPATORI ed un’altra riservata a chi ascolta ed apprezza la buona musica!”. E ancora Ciccio Nucera: “Caro mastro e soprattutto amico Ettore Castagna da umile suonatore di Gallicianò direi non pensarci nemmeno, “fortunatamente “non c’ero e nello stesso momento dico volevo esserci x riascoltare e tornare indietro nel tempo x riassaporare quei suoni UNICI. Ma nello stesso tempo vedendo la replica di oggi del festival in tv e sentendo quei …….. Mi sarei detto xké sn qui, mi sarei sentito come mio nonno che mentre suonava la zampogna gli veniva detto ma siamo a Natale?”.
Bruno Valenzise un pò in italiano un pò in calabrese: “Professore Ettore Castagna che tristezza dal popolo calabrese una pugnalata che dispiace tanto..se nn piace il genere ok. Ma nn c’e’ bisogno di fare” le pecore chi abbramanu ” bisogna sempre avere rispetto e apprezzare tutto e tutti!! povera calabria per questo non andiamo avanti l ignoranza e la presunzione regna e comu a pecura rugnusa chi pesta tutta la mandria … Ndi sbirgognamu puru se vennu foresteri “
Rincara la dose Elena Romano: “Uno dei motivi per cui non amo questa manifestazione e’ per il pubblichino beone di basso livello che accorre …lasciatelo a cavallaro e che acclamino solo lui!”
Vittorio Barbieri: “A molti sfugge ancora la differenza fra la “tarantella abballati abballati” con cui si bea parte del popolo italico con le chiappe in spiaggia e la musica tradizionale della “tarantella mistica” e di matrice culturale di altissimo livello.
La cultura del suono è per pochi: W il Re e la parte della Calabria mistica!”
Patrizia Macrì: “Poi dici perché è meglio andare a suonare fuori regione (per non dire fuori Italia)…”
Questi alcuni dei commenti tratti dalla pagina fb dei Re Niliu ma non manca il sostegno dei fan allo stesso Ettore Castagna, come Enzo Ziparo che scrive sul profilo personale di Castagna: “Ormai il festival di Caulonia è diventato una specie di discoteca (quindi un non luogo), dove si pensa solo a scimmiottare la tarantella calabrese… Basta saltare con un ritmo che niente a che vedere con la tarantella e che dopo i primi due brani diventa una palla insopportabile”. Carmelo Maesano: ” Essere fischiati.. da chi non distingue pizzica; tarantella e tamurriata.. in un “mbiveruni pop” non dovrebbe nemmeno essere degno di nota.”.
Questo episodio, causato da alcuni soggetti che lo stesso Mimmo Cavallaro, direttore artistico del Festival, ha definito “ignoranti”, ha causato un danno di immagine al KTF. Probabilmente se si fosse intervenuti per tempo, magari dal palco stesso per sminuire l’episodio i Re Niliu si sarebbero risparmiati la polemica che ha dato l’avvio a tutto questo.
Resta palese che nè gli amministratori nè gli organizzatori possono rispondere del comportamento di ogni singola persona che compone una piazza enorme con migliaia di spettatori, ma sicuramente possono prendere le distanze da chi fischia gli artisti che si esibiscono, colpevoli solo di suonare la musica per la quale sono stati invitati. Non tutti devono apprezzare ogni artista che si esibisce, ma fischiare rivela solo la volgarità imbecille di chi lo fa.
Chiudiamo questo pezzo con le belle parole della cauloniese Ilaria Sangregorio che, interloquendo coi Re Niliu, ha scritto: “A me dispiace quando succedono questi episodi perchè capisco la passione vostra nell’esibirvi sul palco e non capisco chi invece non ha rispetto per la diversità musicale e per chi era lì per ascoltarvi. Non penso che abbiate fatto male a non stoppare la musica, anzi, al contrario avete fatto contenta la gente che era in disaccordo con il gruppetto che voleva anticipare la venuta di Mimmo e vi siete esibiti per la vostra musica dimostrando che non sempre chi sbraita ha ragione. Avete dato un ottima lezione di self control e buona musica. I miei complimenti a voi e all’evento che nonostante le falle che sicuramente avrà ha il pregio di unire in un piccolo paese della locride ricco di storia tante culture musicali e tanta bella gente che è lì per divertirsi ed ascoltare buona musica a differenza di piccoli gruppi che vengono lì in mezzo a creare scompiglio. Ciao e spero alla prossima io come molti saremo li a battere le mani ancora più forte per voi”.