Festa degli Amici di S. Rocco con la migliore zeppola solidale
Riceviamo e pubblichiamo:
NON VI DISTRAETE ! DOMANI SARANNO DI SCENA GLI AMICI DI SAN ROCCO CON LA LORO FESTA. MA QUALE E’ IL LATO NASCOSTO PREZIOSO DI QUESTO APPUNTAMENTO ANNUALE ? SEGUIRE LE ORME DI SAN ROCCO AIUTANDO I VERI POVERI E BISOGNOSI.
Molti identificano questa iniziativa come la “festa della zeppolata”. Ed a guardarla così senza approfondire, i dati di fatto dicono proprio che sia la festa della zeppolata perchè in effetti come preparano e friggono loro le zeppole non lo sa fare nessuno. Ed al bancone sono “liti” a non finire per accaparrarsi questo prodotto artigianale che non finiresti mai di ingoiare. Molti fanno ordinazioni consistenti per consumarle a casa assieme ai famigliari ed agli amici. E tanta gente si arrabbia perchè così facendo “tolgono” la disponibilità del prodotto a chi per ore sta in fila e vuole accomodarsi nell’area gustandolo sul posto -anche all’impiedi- assieme agli amici ed alla famiglia. “E’ una battaglia”. E le friggitrici non riescono a tenere il ritmo ed a servire il pubblico, tra la disperazione della gente che rimane in attesa. Quindi prendiamo come positività questa capacità del gruppo ad essere i “primi della classe” in modo indiscutibile !
Qual’è dunque l’altro aspetto che sfugge a chi non riflette o non conosce la motivazione profonda dell’evento ?
Dovete sapere che il gruppo degli Amici di San Rocco, sin dalla sua costituzione persegue fini di assistenza sociale e di beneficenza alle persone sole e bisognose. E lo fa in silenzio, senza clamore. Lo fa direttamente o tramite la Caritas a cui conferisce contributi in danaro per aiutare i poveri.
Dunque esattamente sulle orme di San Rocco. Un fine di altissimo valore umano, di fede e di devozione.
Complimenti ragazzi e ragazze, complimenti per questo vostro obiettivo di sostegno a chi ha bisogno.
E ben vengano i complimenti per la zeppolata ed anche la etichettatura della “festa della zeppola”. Nessuno si offende anzi è orgoglioso di questo primato conquistato con fatica, con la sapienza di saper cucinare e con il lavoro del purissimo volontariato.
A proposito, quest’anno hanno dato la disponibilità altre sei volontarie – in maggioranza provenienti dall’Associazione “Orizzonti” della Frazione “S. Antonio”- per supplire alle normali “fuoriuscite” di altro personale che per acciacchi fisici o altro non riesce più a dare una mano lavorativa efficace. Si ripete dunque l’azione del fare insieme, di lavorare per in pubblico bene in modo reciproco e spontaneo. Una nuova cultura che rompe il muro del fare “da soli” egoisticamente. Un obiettivo fortemente perseguito, passo dopo passo, dalla Consulta delle Associazioni.
Dunque, tornando all’evento specifico,se l’etichettatura” di festa della “migliore zeppola” serve ad accogliere più gente e ad “incrementare” le vendite, questo diventa un dono di Dio perchè
“vendere” più zeppole (oltre alle offerte gastronomiche deliziose e tipiche, come il pane “conzato” ed altro), significa coprire le spese organizzative, ma soprattutto -se rimane qualcosa e se questo qualcosa è più consistente del solito per la generosità della gente che parteciperà- il gruppo degli Amici di San Rocco sarà in grado di offrire più assistenza ed aiuto a chi vive nel disagio e nella vera povertà.
Questo il profilo “nascosto”, ma non tanto, dell’iniziativa annuale della Festa degli Amici di San Rocco. Un profilo ricco di umanità e di solidarietà, proprio sulle orme di San Rocco.
nota a cura di Vincenzo Logozzo Presidente della Consulta delle Associazioni