Dove porta questa strada? Su in collina……
Una piccola strada, di quelle marginali e che nessuno frequenta, che porta in uno dei luoghi più suggestivi e più sottovalutati di Gioiosa Jonica.
Parliamo della strada che dalla vecchia sede del Banco di Napoli porta fino alla Collinetta dei Pini.
Molti gioiosani nemmeno conoscono questa piccola salita che in poche decine di metri raggiunge la storica Collinetta dei Pini. Una stradina anonima, senza alcuna pretesa e poco utilizzata, la cui manutenzione è stata sempre assai scarna, necessitando ancora oggi di quella pulizia e di quella illuminazione che soli possono renderla realmente fruibile.
Fruibile per fare cosa e con quale obiettivo? Semplice, per accedere più facilmente e per valorizzare la Collinetta dei Pini, il luogo dal quale un romantico viaggiatore inglese seppe tratteggiare con immagini e parole la Gioiosa di metà ‘800 (“Noi non abbiamo città al nostro paese così bellamente situate come Gioiosa. […] una grande e ben costruita città, sulla sponda ristretta del fiume…” – Edward Lear, Diario di un viaggio a piedi, 1847).
E’ un luogo carico si storia, la Collinetta dei Pini. Non solo per gli schizzi famosi di Lear: qualche secolo fa, parliamo del ‘500, vi si poteva trovare una chiesa ed un convento (ne rimangono ancora tracce evidenti), edifici importanti di una Gioiosa antica e ormai perduta. Per qualche tempo svolse anche la funzione di cimitero comunale e di sede di carcere mandamentale.
Negli ultimi tempi, la Collinetta non ha mai avuto l’attenzione che merita, non rientrando nelle principali scelte delle pubbliche istituzioni e non insediandosi stabilmente nel senso comune dei gioiosani. Probabilmente, un fatto dovuto ad alcune (errate) scelte urbanistiche del passato (negli ultimi decenni, vi sono state costruite case popolari e immobili privati che ne hanno limitato le potenzialità sociali e pubbliche) e ad alcune oggettive difficoltà di accesso (a piedi, bisogna affrontare una salita o una serie di gradini; con la macchina si accede facilmente ma non è un’area pensata certo per le autovetture). Più certamente, volendo chiosare tutta la riflessione, lo scarso successo del luogo è soprattutto una questione inerente le abitudini sociali di una comunità (che assumono una fisiononomia, la cristallizzano e poi cambiano assai lentamente).
In ogni caso, siamo dinanzi ad un vero peccato, viste le potenzialità del luogo ampiamente dimostrate anche durante lo spettacolo di teatro “Serata Biserica” (RiaceInFestival, leggi QUI) e regolarmente valorizzate dal suggestivo scenario dell’ex convento dei Padri Agostiniani (oggi sede di una splendida istituzione culturale come l’Accademia Musicale “Ars Musicae”).
E, allora, lanciamo una piccola sfida in positivo all’amministrazione comunale del Sindaco Fuda e al mondo associativo di Gioiosa Jonica: arrediamo la Collinetta dei Pini, puliamo e illuminiamo al meglio la stradina che porta su fino alla Collinetta stessa, organizziamo iniziative che abbiano la Collinetta come teatro naturale.
Noi riteniamo che la cura e il decoro dei luoghi pubblici, a maggior ragione se carichi di storia e di suggestione, sia un elemento qualificante per la politica e per la società di una comunità organizzata: proviamoci tutti insieme, anche ciavula.it farà la sua parte.
P.S.: ovviamente, una prima iniziativa – simbolica più che materiale – potrebbe essere ricollocare la targa in memoria di Edward Lear: oggi, vi è rimasto solo un triste ed insignificante piedistallo bianco…..