Le feste popolari e la costruzione della comunità gioiosana
La Nunziata nei “giardini”, Santa Maria delle Grazie per la Contrada S.Antonio, la Madonna del Carmine per il borgo antico, S. Antonio per la frazione di Prisdarello, la Madonna del Divino Amore a Bernagallo: è incredibile come la religiosità popolare, per quanto troppo di frequente travisata e strumentalizzata, sia in grado di produrre comunità e di rinsaldare i legami sociali.
Gioiosa Jonica è anche questo: un incrocio/incontro di micro-comunità, in perenne equilibrio fra l’apertura alla più ampia e comprensiva identità gioiosana e la chiusura egoistica in piccoli mondi che fanno fatica a parlarsi. Le feste religiose – si sia o meno credenti, va riconosciuto a voce piena – sono il suggello delle tante Gioiosa che vivono intorno a noi: danno loro anima e corpo, ne mobilitano energìe sociali, ne fortificano il senso di comunità che si apre all’incontro sociale e all’impegno civico. Fino ad arrivare a San Rocco: festa/evento che rappresenta un paese intero, soprattutto nella sua proiezione esterna.
Così è stato anche per la Festa della Madonna del Carmine di ieri 19 Luglio, capace di nascere nel cuore del borgo antico (Chiesa Matrice e dintorni) per diventare – anno dopo anno, edizione dopo edizione – una piccola festa del popolo gioiosano tout court. Non è mera questione di numeri e/o di partecipanti: è il senso dell’appartenenza, la forza dell’identità, per una festa antica che è stata recuperata da un’associazione (Borgo Antico) di liberi cittadini ed è oggi patrimonio di tanti gioiosani anche di giovane età.
Le funzioni religiose per i credenti, la processione con i simboli della religiosità popolare e della tradizione storica, la musica ad allietare un quartiere intero e a costruire socialità autentica: la Festa della Madonna del Carmine – ma il discorso vale anche per le altre feste – non ha altre pretese che essere un pezzo del divenire quotidiano della nostra Gioiosa Jonica. Capace di accrescere il capitale sociale e di impegno dal basso, di supportare cittadini che sanno muoversi in maniera collettiva e che evitano di auto-ghettizzarsi nell’egoismo del proprio minuscolo interesse personale.
In fondo, a pensarci bene e fatti i dovuti raffronti, quello che anche noi di ciavula.it – da laici e da razionalisti – proviamo a coltivare giorno dopo giorno con il nostro generoso impegno.