Ingiuste le critiche a Federica Roccisano
Conosco Federica Roccisano da molti anni. La ricordo dai tempi delle superiori. Crescendo a un certo punto cominciò a frequentare la mia associazione, la Rete dei Comuni Solidali, e decise di partire per il nord del Sahara per andare a conoscere la tragedia del popolo Saharawi. Quando lei militava nel Pd io ancora mi battevo dentro Rifondazione Comunista, poi la sua esperienza come Presidente del Consiglio e come organizzatrice dei campi lavoro internazionali a Caulonia ed ora questa nuova avventura, inaspettata, Assessore Regionale.
Quello che so di Federica è che si tratta di una faccia pulita.
Si, Federica è una faccia pulita. Per questo mi fanno incazzare gli attacchi preventivi, le insinuazioni, le malignità sul suo conto. Probabilmente anche Ciavula si troverà in futuro a criticare Federica Roccisano, per quello che farà in qualità di assessore regionale o per quello che non farà. Come sempre, ci confronteremo. Ma Federica non ha ancora nemmeno cominciato ad operare e fare cadere pesanti sospetti su di lei è ingiusto.
Detesto il garantismo interessato e squallido che ormai sta purtroppo diventando senso comune in questa regione, ma ancora di più detesto il giustizialismo esasperato e infondato. Un giornale on line dell’area di Reggio, Cm News, ha scritto questo: “Alcune nomine del “lupo di San Giovanni in Fiore”, infatti, potrebbero rappresentare una continuità con quel passato non troppo lontano.
Una di queste è quella di Federica Roccisano, ex collaboratrice di Naccari Carlizzi – imputato in un processo assieme alla moglie (sorella dell’attuale sindaco di Reggio Calabria) per un concorso truccato (secondo la Procura) presso gli Ospedali Riuniti – che oggi farebbe capo alla minoranza dem guidata da Sebi Romeo e Enza Bruno Bossio (parlamentare PD e moglie di Nicola Adamo, indagato nell’inchiesta rimborsopoli, nella quale ha ottenuto il divieto di dimora).
Un nome scottante che potrebbe portare un nuovo imbarazzo al Governatore che rischia di cadere sotto il fuoco nemico di matrice romana.
Federica Roccisano, neo assessore regionale, sarebbe anche legata da profonda amicizia a quel Nino De Gaetano arrestato all’interno dell’operazione sulle spese del Consiglio regionale e attenzionato dalla polizia per un presunto voto di scambio (per il quale era stato chiesto l’arresto nel 2012).
Un legame che metterebbe a serio rischio quell’ennesima voglia di cambiamento, professata da Mario Oliverio che di qui a poco potrebbe trovarsi (dal punto di vista etico) una nuova patata bollente”.
Trovo mostruosi questi accostamenti. Avere collaborato con Naccari Carlizzi non è un reato, fare parte della minoranza Dem nemmeno e tantomeno è un reato essere amici di Nino de Gaetano.
Federica Roccisano non è “un nome scottante che potrebbe portare un nuovo imbarazzo al governatore” e non può essere messa in croce per le sue amicizie (tra l’altro le persone citate non sono state condannate, e se anche venissero condannate cosa c’entrerebbe Federica?).
Le auguriamo di riuscire ad ignorare queste polemiche, che lasciano il tempo che trovano, e di mettersi al lavoro serenamente, per ricoprire al meglio il pesante carico di responsabilità che avrà sulle spalle. Noi proveremo, come sempre facciamo, a giudicare obiettivamente il suo operato, a sostenerla quando lo riterremo opportuno e a criticarla costruttivamente quando ne sentiremo il bisogno.
Ma oggi, alla faccia delle polemiche, noi stiamo con Federica Roccisano.