In fondo, siamo tutti un pò terroni….
Qualcuno di voi è già arrivato, molti altri ci raggiungeranno nei prossimi giorni e nella prossime settimane. A Caulonia come a Gioiosa Jonica come in qualunque altra comunità calabrese.
Siete i benvenuti, sotto tutti i punti di vista: i calabresi sono persone ospitali e accoglienti, si rallegrano sinceramente dinanzi alle visite dei turisti estivi (tanti parenti e qualche amico, magari arrivassero molti più turisti veri e propri).
Riposatevi dalle fatiche di un anno intero. Godetevi il nostro mare. Divertitevi con le manifestazioni estive. Gustatevi le tavole imbandite (e molto economiche) dei vostri parenti. Ne saremo, come sempre, ben lieti.
E però, una cosetta da poco fatevela dire, una cosetta semplice semplice ma anche molto schietta: non dovete rompere le scatole declamando in continuazione i limiti e i difetti delle nostre realtà, magari forzando il vostro curioso accento settentrionale o addirittura sostenendo che in fondo Salvini (prima era Bossi) un pò di ragione sul sud ce l’ha.
Tutti abbiamo le nostre virtù e i nostri vizi, ma senza la pretesa di insegnare come si vive o come bisogna comportarsi.
A sbagliare, per la verità, siamo bravissimi da noi (e voi lo siete per quel che vi riguarda). Degli insistenti e reiterai paragoni con quanto è avanzato e ricco e civile il vostro Nord, noi non sappiamo più che farcene.
Anche perché, al sud e in Calabria, abbiamo dignità, orgoglio e identità da rispettare: nessuna sprezzante e malcelata superiorità da parte vostra, nessun grottesco complesso di inferiorità da parte nostra.
In fondo, siamo tutti un po’ terroni.
Buona estate a tutti.
P.S.: a proposito, se – come quasi ogni anno – dovete mandare al macero qualche materasso vecchio o una lavatrice che non funziona più o un televisore sostituito da un moderno LCD, non buttateli vicino al primo cassonetto della spazzatura: forse, non saremo ancora pronti a fare una vera differenziata, ma un ingombrante sappiamo per certo che non deve essere lasciato in mezzo alla strada. Siamo terroni, non ignoranti.