Caulonia: gli effetti delle borse lavoro dei migranti
Come già riportato da Ciavula, il comune di Caulonia, in collaborazione con il consorzio GOEL che gestisce i progetti di accoglienza SPRAR, ha avviato le borse lavoro destinate ai rifugiati che beneficiano del progetto.
Quest’anno per il comune di Caulonia sono previste cinque borse lavoro.
Nello specifico, si tratta di percorsi volti a facilitare l’integrazione dei rifugiati e, in particolare, il loro graduale inserimento nel mercato del lavoro.
In sostanza, i migranti vengono inseriti in aziende del luogo, lavorano venticinque o trenta ore settimanali e vengono retribuiti dalla cooperativa attraverso i fondi SPRAR, non gravando pertanto sul datore di lavoro.
In tal modo si ottiene il duplice obiettivo di far imparare un mestiere ai migranti e di dar loro la possibilità di dare un contributo alla crescita dell’economia locale.
La possibilità di svolgere un’attività lavorativa può infatti rappresentare la linea di demarcazione tra l’essere ospiti e l’essere membri effettivi di una comunità.
Deve essere questa la via da seguire, aumentando però se possibile il numero di borse lavoro ed affiancandovi costantemente anche ulteriori attività socio-culturali volte ad assicurare un interscambio sempre più proficuo tra Caulonia e i migranti.
Tutto ciò è fondamentale per fare in modo che questi ultimi non siano più visto, da buona parte della comunità, come una sorta di corpo estraneo da accettare, ma bensì come una ricchezza da difendere ed apprezzare.