Cagliuso: “Porto sulla coscienza il peso di non avere proseguito l’esperienza Ammendolia”
In collaborazione con Angela Cristofaro e Alfredo Piscioneri
Pubblichiamo integralmente l’intervista che Franco Cagliuso ha rilasciato a Ciavula nella serata di ieri, dopo la conferenza stampa sulle sue dimissioni da Vicesindaco.
Franco Cagliuso, non dobbiamo più chiamarla Vicesindaco?
Ho rimesso le deleghe alla pubblica istruzione e alla cultura, non sono più vicesindaco, ritorno a fare il consigliere comunale dopo 8 anni bellissimi vissuti con dei compagni di viaggio che mi hanno aiutato tanto. Ritorno a fare il consigliere comunale a sostegno di questa maggioranza, altrimenti tradirei il mandato elettorale e non intendo farlo. Ribadisco il mio sostegno al sindaco Riccio e a tutta la maggioranza.
Ovviamente questo è un atto politico.
Lo si può leggere sotto diversi aspetti, parlando di amministrazione potrei anche sforzarmi di dirvi che non è così ma in realtà c’è del politico dentro, per esempio sul partito democratico visto che ne sono un attivista è doveroso che faccia delle riflessioni.
Per esempio quali?
Intanto è l’unico partito strutturato a Caulonia e deve migliorare sotto tanti aspetti. Tenterò di lavorarci insieme al gruppo dirigente e alla segretaria perché si possa migliorare questa situazione. È un partito in cui c’è in atto a Caulonia una discussione polemica. Discussione perché da più parti si chiede di aderire e polemica perché non comprendo alcuni passaggi fatti da parte di chi aspira ad entrare nel Pd di Caulonia ma alza il tiro a volte senza motivazioni serie e concrete.
Chi aspira ad entrare nel Pd?
Tutti quelli che si riconoscono in un progetto amministrativo che poi è quello che nasce dall’Amministrazione Ammendolia e che continua con alti e bassi con Riccio. Chi ha rinnegato quel progetto ma che oggi lo sposa nel suo rappresentante massimo che pur non avendo ruoli rimane un capo carismatico, Ilario Ammendolia. Il feeling che qualcuno tenta di creare con lui dimenticando il resto della compagine credo che sbagli indirizzo anche perché il gruppo amministrativo che nasce dall’esperienza Ammendolia c’è ed è presente e la mia uscita dall’amministrazione, pur rimanendo consigliere di maggioranza, non è stata compreso da chi oggi vuole entrare nel partito democratico o non gli è mai appartenuto perché ha sempre inteso occupare poltrone senza mai dare agli altri la possibilità di fare parte di un’amministrazione.
Provo ad interpretare le sue dimissioni. Era vicesindaco di un’Amministrazione che non gode di ottima fama nemmeno tra i suoi stessi sostenitori, che non suscita passioni perché sembra mancare una linea politica precisa. Si amministra senza dare un senso politico all’amministrare. Cagliuso fino ad ora è stato uno dei più esposti in difesa e a sostegno di questa amministrazione, forse più esposto del sindaco perché più presente e più partecipe su molte questioni cauloniesi. Le dimissioni possono essere interpretate come il non volere restare esposti alle tante critiche che questa amministrazione riceve, per non logorare la sua figura in vista di candidature future?
Non penso a questo. Tre anni fa ebbi l’ambizione di propormi a Sindaco sapendo di poterlo fare perché lo facevo con degli amici, oggi non lo rifarei. Domani se le cose sono quelle di oggi penso di non rifarlo. Oggi l’idea che io possa essere un ipotetico candidato a sindaco appartiene più all’idea degli altri che non alla mia.
In questi tre anni c’è stata l’amministrazione Riccio…
Si ma ci sono stato anche io, posso non essere contento di me stesso o posso dire che non sono all’altezza. Un bagno di umiltà serve a me e serve a tutti. Siccome la politica o la fai con passione o non la fai, quando ho perso l’entusiasmo che nel corso degli anni mi ha anche fatto commettere tanti errori, mi sono interrogato ed ho deciso di mettermi da parte dando la possibilità a chi ha voglia in questo paese di dare il suo contributo.
Visto il bagno di umiltà le domando in questi tre anni di amministrazione Riccio cos’è mancato. E che cosa bisognerebbe trovare?
Dopo 5 anni di amministrazione Ammendolia è come se avessimo fatto le classi fino alla quinta elementare e ora avremmo dovuto andare alla scuola media, invece siamo tornati indietro. Non avere colto quell’opportunità è stato un grosso errore, ricordo i metodi con cui si amministrava e sentivi qualcosa che era tuo a pelle e lo facevi per il paese. Su questo devo recitare un mea culpa e lo faccio. È un peso sulla coscienza non avere continuato un’esperienza che per me è stata bellissima e che ricorderò e spero di raccontare, quando parleremo di politica, ai miei figli.
Quindi sarebbe stato meglio ricandidare Ilario Ammendolia?
Ilario Ammendolia rimane comunque un pezzo… non glisso la domanda… importante. Non nascondo che con Ilario mantengo un buon rapporto grazie alla sua statura, perché probabilmente avrebbe potuto anche non rispondermi al telefono. Ciavula dice che io avrei trombato Ammendolia e anche se non concordo mi sento delle responsabilità che non ho motivo di celare.
Le sue dimissioni come sono state vissute dal sindaco Riccio?
Era dispiaciuto. Mi ha ringraziato ma io ringrazio lui e i miei compagni di viaggio. Mi spiace avergli creato un problema e gli chiedo scusa ma da persone adulte ci siamo capiti. Capisco anche che se si mettono a frutto le intelligenze delle persone che ci sono nella maggioranza e nel paese il problema è di facile soluzione.
Apriamo il toto-vicesindaco, io dico Belcastro.
Perché no? Fa politica attiva, si spende sul territorio. Caterina se vorrà farà il consigliere comunale per i prossimi vent’anni, è una battagliera, magari ce ne fossero di persone come lei. In occasione del saluto alla Roccisano, neo assessore regionale, si coglieva nell’aula anche la presenza di Caterina, sia lei che Federica sono due donne che vengono da un territorio dove si fa di tutto per scannarsi e invece loro ci dimostrano che ci sono persone che hanno autorevolezza all’interno del partito.
Vista la passione di cui ha parlato rispetto all’Amministrazione Ammendolia sembra che la passione le sia passata in questi tre anni di amministrazione Riccio. È così?
Si, certamente. A noi e al paese serviva e serve una squadra coesa, un tutt’uno, che in questi anni in alcuni frangenti è venuta meno, quindi sapendo quello che lasciavamo alle spalle si fa un confronto e ti accorgi che anziché migliorare fai passi indietro e questo non va bene.
Quindi la sua non è una pausa?
Io mi voglio impegnare molto nel Pd se la Segretaria me lo consentirà.
Come commenta la dichiarazione di Tucci che ieri dalle pagine di Ciavula si poneva la seguente domanda in merito alle sue dimissioni: <Saranno le solite manfrine interne ad una maggioranza ormai senza linea politica?>.
Tucci non ha nel suo vocabolario il termine <dimissioni>, per certo sarà andato a trovarselo sul dizionario. Di manfrine siccome ci ha vissuto una vita molto probabilmente pensa sempre al suo mondo che non mi appartiene. Che la mia umiltà possa servirgli da lezione perché non si è mai dimesso da nessun posto.