La Parata Storica a Gioiosa Ionica: il senso profondo della cultura
L’Associazione “InCanto” e le classi quinte del Plesso Scolastico Don Minzoni, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Gioiosa Ionica, hanno proposto un’affascinante e impegnativa manifestazione, composta da due momenti: una parata storica volta a far rivivere il matrimonio tra Clelia Romano e il Marchese Francesco Maria Pellicano e una rappresentazione de “Il barbiere di Siviglia”, probabilmente l’opera più celebre del compositore Giochino Rossini.
Scopo della manifestazione proposta, come già evidenziato nella conferenza stampa di presentazione dalla Dirigente Scolastica Maria Rosaria Pini, è stato quello di avvicinare i ragazzi al mondo della lirica utilizzando come strumento la storia locale di Gioiosa, attraverso la vita di una delle figure più note e importanti nel contesto gioiosano, come è Clelia Pellicano.
Il racconto di uno degli episodio chiave della vita della nobildonna, ossia il suo matrimonio con il Marchese Pellicano avvenuto nel 1892, ha dato ai piccoli attori la possibilità di relazionarsi ad una figura a suo modo sempre attuale grazie alla sua capacità di sostenere e difendere i diritti del popolo, nonostante la sua estrazione sociale e in grado di collocarsi a pieno titolo tra le figure meritevoli di essere ricordate.
Musica, canto, recitazione e storia si sono, dunque, ritrovate a scorrere per le vie di Gioiosa, attraverso le voci rotte dall’emozione dei bambini, che hanno dato il meglio di se stessi in un’attività certo non banale, ma per la quale si sono dimostrati assolutamente all’altezza.
Altrettanto significativo il coinvolgimento delle famiglie, che hanno preso parte alla rappresentazione indossando i panni tipici dell’epoca, testimonianza di come le attività scolastiche possano vedere un effettivo incontro tra le due forze più importanti nella formazione dei bambini.
Recitare ed interpretare un’opera come “Il barbiere di Siviglia” non è semplice, a maggior ragione per dei bambini, ma è importante questa scelta delle insegnanti perché ha consentito un primo approccio alla musica lirica, capace di trasmettere contenuti ed emozioni, ma oggi, purtroppo, genere sempre più elitario. Certamente il contributo dell’Associazione InCanto ha garantito ai bambini la possibilità di avvicinarsi nelle maniera migliore a questo genere, offrendo loro la competenza necessarie per riuscire in un lavoro, come quello proposto, molto complesso, proprio perché oscuro e lontano per dei giovanissimi come gli alunni delle scuole elementari.
E’ sempre emozionante vedere davanti ai propri occhi i risultati che è in grado di creare la volontà di insegnare e quella di imparare. La manifestazione ha offerto la prova di come la scuola non sia esclusivamente apprendimento sterile di nozioni, ma piuttosto il luogo fisico nel quale di formare gli uomini e le donne di domani: bambini coscienti della propria storia e della propria cultura saranno certamente adulti più attenti e consapevoli.
