Una rassegna bandistico-musicale per Gioiosa

Una rassegna bandistico-musicale per Gioiosa

Le ragioni a supporto della proposta di una grande rassegna bandistico-musicale a Gioiosa Jonica sono numerose e fortemente intrecciate fra di loro, in ogni caso tutte riconducibili ad una parola-chiave: identità.

Identità, quindi: declinata al passato, rivolgendoci al sedimento di tradizione bandistica e di cultura musicale che innerva storicamente la società gioiosana; slanciata verso il futuro, nella perenne tensione di costruzione/innovazione del patrimonio cognitivo e popolare della comunità ampia dei gioiosani.

L’opinione di ciavula.it, che è poi la riproposizione di vecchie intuizioni e di programmi già ampiamente teorizzati, è che Gioiosa Jonica abbia necessità di una rassegna bandistico-musicale che si cali armoniosamente nella sua identità in perenne definizione. Pensiamo alla partecipazione di complessi bandistici i più plurali e diversificati: per territorio d’origine, per composizione d’organico, per tipologia di offerta musicale. Pensiamo ad una Gioiosa Jonica terra di musica bandistica, colta ed accogliente.

La copertina del libro di Ciccio Modafferi

La copertina del libro di Ciccio Modafferi

Le ragioni? Ripetiamo: numerose, anche di indubbio significato. La tradizione storica, innanzitutto: basta dare una spulciata al bel testo di Ciccio Modafferi – “La tradizione musicale a Gioiosa Jonica” – per comprendere facilmente come la storia della nostra comunità negli ultimi 150 anni sia indissolubilmente legata alla storia delle sue bande e della sua cultura musicale (le prime prove documentali parlano di una banda musicale operante a Gioiosa ancor prima del compimento dell’unità d’Italia). Subito dopo, la presenza – simbolica e concreta, al contempo – di un palco musicale che è diventato segno inconfondibile del nostro patrimonio architettonico: un teatro rappresentativo che offre agli spettacoli bandistico-musicali il surplus di atmosfera che meritano. Infine, la prospettiva del presente e del futuro, imperniata su due potenzialità: una scuola e su un’attività bandistica (quelli dell’Associazione “G. Rossini”) che promuovono i giovani gioiosani, ne esaltano il talento e offrono anche una possibilità occupazionale in più; un futuro indirizzo coreutico-musicale per il Liceo di Gioiosa che, al netto delle strane manovre politico-campanilistiche in atto fra Caulonia e Reggio Calabria, si sposa perfettamente con l’identità gioiosana e può corroborarla in sostanza e contenuti.

1° Raduno Bandistico di Gioiosa Jonica - anno 2004

1° Raduno Bandistico di Gioiosa Jonica – anno 2004

La rassegna bandistico-musicale, inoltre, non sarebbe affatto una manifestazione di nicchia, spocchiosamente issata su un presunto piedistallo d’elite; al contrario, visto il gran numero di appassionati di musica bandistica presenti a Gioiosa e in tutto il comprensorio della Locride, potrebbe ottenere un successo di pubblico e una partecipazione popolare di assoluto livello. Una prova concreta, difficilmente confutabile, l’abbiamo già avuta all’atto dei primi timidi tentativi di organizzazione di una rassegna bandistico-musicale: parliamo delll’anno 2004, quando la Giunta Tarzia – della quale il sottoscritto faceva orgogliosamente parte, con delega specifica alla cultura – organizzò un raduno (il primo) fra 4 bande calabresi (Gioiosa, Cinquefrondi, Falerna, Amantea), fatto di cortei festosi per le strade della nostra cittadina e di brevi concerti presso il Palco di Piazza Plebiscito. Dopo le edizioni in tono minore dell’estate 2005 e 2006, l’idea del raduno bandistico fu lasciata cadere: un grave errore di prospettiva.

La Banda di Gioiosa Jonica anno 1913

La Banda di Gioiosa Jonica anno 1913

Conclusione naturale è chiedere a tutte le realtà preposte di immaginare per l’estate gioiosana un appuntamento di questa qualità e di questa dimensione. Comune, Pro Loco, Banda “Rossini”: si può e si deve cooperare attivamente per promuovere una manifestazione bandistico-musicale di tale portata. Complicato dal punto di vista logistico? Difficile anche e soltanto per una mera questione economica? Più che giusto, anche assai probabile: tuttavìa, i grandi eventi si costruiscono anche e soprattutto a partire da un’idea temeraria, un’idea che sa andare controcorrente perchè capace di guardare oltre l’orizzonte ristretto (in fondo, l’esperienza empirica degli ultimi anni ce ne offre testimonianza e conferma: pensiamo, a titolo puramente esplicativo, ad un’iniziativa come quella di “Gustando il Borgo”).

Proviamoci, come comunità tutta. Si progredisce se si punta sulla qualità e si prova a costruire qualcosa che rimanga sul territorio (produrre buona musica e buoni musicisti). Nel marchio “Gioiosa” che pure è necessario riuscire ad imporre, la tradizione bandistico-musicale non può assolutamente mancare. Anche perchè, da attenti osservatori dell’offerta culturale del nostro territorio, non possiamo che rilevare l’assenza di un grande evento di bande e di musica da banda: Gioiosa potrebbe colmare letteralmente un vuoto che impoverisce e deprime la Locride intera.

L'odierno complesso bandistico "G. Rossini"

L’odierno complesso bandistico “G. Rossini”

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