Stasera Nicaso torna a casa
Non conoscevo personalmente Nicaso. Da anni leggo i suoi libri e partecipo alle sue conferenze, qualche volta l’ho anche intervistato, ma è stato sempre un rapporto formale, dettato dai ruoli.
Per questo sono rimasto sorpreso quando, qualche sera fa a Gerace, in occasione della presentazione dell’ultimo libro che ha scritto con Gratteri, è venuto a salutarmi e a porgermi la mano, col sorriso e quegli occhi azzurri penetranti, occhi colore dello Ionio. E anche quando mi ha chiesto di non chiamarlo professore ma di dargli del tu. E ancora di più quando ha accettato la nostra proposta improvvisata di venire a Caulonia, rinunciando all’unico giorno di riposo di questo suo tour italiano, un vero e proprio tour de force.
Tutto questo dimostra la disponibilità e l’umiltà di uno dei maggiori studiosi a livello mondiale della ‘ndrangheta. Pregi rari. Ma abbiamo percepito anche qualcos’altro. Forse sbagliamo o magari questa sera ce lo confermerà, ma ci è sembrato che quasi aspettasse che qualcuno gli chiedesse di tornare a Caulonia. La Caulonia dove è nato e che dovrebbe dimostrare di più il suo orgoglio per avere dato i natali ad uno studioso di questo calibro.
Noi quell’orgoglio, enorme, lo proviamo anche per il solo fatto che oggi sarà Ciavula ad ospitarlo. Così come siamo davvero orgogliosi che segua da oltreoceano il nostro modesto lavoro giornalistico. Come fanno molti figli di questa terra che questa terra ha cacciato. Perchè questa è una terra bella e maledetta, Madre e matrigna. Una terra che respinge i suoi figli migliori.
E’ anche compito nostro fare in modo che con quei figli non si perda il contatto, perchè hanno tanto da dare.
Bentornato a casa Massimo.