Perchè i genitori di Caulonia protestano?

Da Caulonia a Roma, fino a Milano, in Italia si fanno sentire le proteste di insegnanti e genitori contro la riforma “La buona scuola”.
Anche i sindacati risultano quanto mai uniti in tal senso.
Molto discussa è la quasi totale discrezionalità che la riforma attribuisce ai presidi, i quali potranno scegliere i docenti del proprio istituto, optando tra quelli inseriti in appositi albi costituiti dagli Uffici scolastici regionali.
Il rischio, secondo i molti docenti scesi in piazza in questi giorni, è che tale discrezionalità possa facilmente trasformarsi in vera e propria arbitrarietà.
Altro punto molto controverso del provvedimento è quello relativo agli sgravi fiscali fino a 400 euro per chi iscrive i figli ad una scuola paritaria (scuola privata).
Sarebbe probabilmente più opportuno investire in modo deciso nel miglioramento e soprattutto nella sicurezza degli istituti pubblici, che accolgono la maggior parte degli studenti in edifici spesso cadenti e presentano diverse lacune dal punto di vista organizzativo e strutturale.
Questi gli aspetti più discussi, al centro del dibattito e delle critiche.
Le proteste proseguono, Renzi fa sapere che il governo mantiene la propria posizione, affermando: “Ascoltiamo chi protesta, ma continuiamo per la nostra strada”.
La domanda è: la scuola voluta dalla riforma “La buona scuola” è davvero una buona scuola?
Per il governo si, i sindacati e molti docenti la pensano diversamente.
Vedremo come andrà a finire.

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