Nuovi elementi sul suicidio del gioiosano Pasquale Ursino
Apprendiamo dal quotidiano “Le cronache del Garantista”, attraverso l’articolo a firma Ilario Filippone, alcuni ulteriori particolari sulla vicenda del suicidio di Pasquale Ursino, trovato impiccato nel pomeriggio di ieri in zona “fiumarina” a Gioiosa Ionica.
La denuncia di scomparsa era stata presentata circa un’ora prima del ritrovamento del corpo dell’uomo, dal momento che risultava assente da casa da due giorni. Il corpo, ormai privo di vita, è stato rinvenuto appeso a un albero in piena campagna.
Prima di procedere all’archiviazione del caso come “suicidio” gli investigatori della Procura di Locri e della Distrettuale di Reggio Calabria vogliono esserne assolutamente certi, date le parentele del 67enne gioiosano.
Pasquale Ursino è infatti fratello del presunto capomafia Totò Ursino, attualmente in carcere, coinvolto, assieme al figlio, nell’inchiesta “New Bridge”. L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Gratteri, ha svelato i legami tra gli Ursino e i Gambino americani nel traffico di stupefacenti. Dall’inchiesta sono emersi diversi elementi a sostegno dell’ipotesi di una relazione particolarmente proficua tra Cosa Nostra e Ndrangheta, con il coinvolgimento di padrini e gregari tra Locride e Stati Uniti, proprio nel business della droga.
Per avere la certezza su ciò che sia accaduto a Pasquale Ursino e procedere all’archiviazione del caso, attendiamo gli sviluppi dell’indagine che gli investigatori stanno portando avanti in queste ore.