Intervista a Federica Roccisano: “Ammendolia ha ragione, uniamo la sinistra”
Intervista a Federica Roccisano, ex Presidente del consiglio comunale di Caulonia
Sei stata presidente del consiglio comunale di caulonia dal 2007 al 2012 . Dopo le ultime elezioni hai smesso di essere attiva sulla scena politica cauloniese. Perché?
L’esperienza fatta al Consiglio Comunale di Caulonia rientra tra le esperienze più belle della mia vita. Sembra preistoria ormai… Avevo solo 25 anni e con l’aiuto del gruppo a cui facevo riferimento ai tempi, il circolo della Margherita, ero riuscita ad ottenere un buon risultato elettorale. Poi la nomina come Presidente del Consiglio e poi da lì si è evoluto un po’ tutto. Siamo diventati Partito Democratico e le distanze tra i gruppi (DS e Margherita) si sarebbero dovuti superare. Invece, come tu sai bene, a Caulonia le differenze tutt’ora sono marcate. La fine della mia attività è stata poi generata da una combinazione di cose: l’amara sconfitta alla tornata del 2012 prima, poi il mio trasferimento da Caulonia, fino all’espulsione dal PD, fatto grave partito proprio da Caulonia e concluso dopo un anno grazie all’arrivo di Sebi Romeo alla segreteria provinciale che mi ha reintegrato nel PD e dato anche il ruolo di responsabile Welfare e Politiche Giovanili nella sua segreteria.
Qual è il tuo giudizio sull’operato dell’amministrazione Riccio?
Pur vivendo a Siderno seguo ancora con attenzione la politica di Caulonia, che senza dubbio rimane il mio paese di appartenenza, e, pur sapendo che mi attirerò una serie di critiche da tutte le parti politiche di Caulonia, se devo definire questa amministrazione con un aggettivo ti dico che la trovo noiosa. Il dibattito politico cauloniese da anni gira tutto intorno alle stesse cose: tarantella, immigrati, tarantella, immigrati, e potremmo ripeterlo all’infinito. Mi sembra limitativo non andare mai oltre. Per fortuna vedo tante iniziative di privati che stanno cercando di dare un po’ di dinamismo al paese, ma penso che la politica cauloniese debba essere più vicina ai cittadini e se mi permetti anche più aperta. Ti ricordi quanti consigli comunali aperti facevamo ai tempi? E i più erano richiesti dalla minoranza… che forse a Caulonia si è adeguata alla monotonia espressa della maggioranza.
In un’intervista a Ciavula, Ilario Ammendolia ha proposto in prospettiva l’unità di tutte le intelligenze che fanno riferimento all’area del centro-sinistra. Concordi?
Concordo con grande convinzione. Se c’è un punto fermo nella mia esperienza politica, quella è l’area politica: mi sono sempre definita di centro sinistra e da quando esiste non ho mai votato un simbolo diverso dal PD e penso che non ci possa essere area che possa amministrare meglio un paese se non quella di centro sinistra. L’errore che abbiamo fatto a Caulonia, e metto in mezzo anche me, è stato a mio avviso quello di fare prevalere le ottiche personali rispetto a quelle politiche. Le divergenze che si sono generate nel tempo non avrebbero mai dovuto dividere il centro sinistra cauloniese, e, mi spiace dirlo, questo non sarebbe successo se il centro sinistra cauloniese fosse stato unito o anche solo semplicemente organizzato. Ai tempi della scorsa tornata elettorale infatti avevamo ben due circoli PD a Caulonia. Se il PD fosse stato unico e compatto non ci saremmo divisi in liste civiche, per giunta miste come era quella della quale feci parte, né ci sarebbero state le famose espulsioni. E oggi non staremmo parlando di questo. Ma si sa, dei se e dei ma son piene le fosse…
Pensi sia possibile fare convivere Belcastro e Tucci?
Penso che non solo è possibile, dovrebbe essere obbligatorio se si crede nel Partito Democratico. Se chi non è renziano, come me ad esempio, nonostante alcune divergenze di politica nazionale, continua a rimanere nel PD, non capisco quali grandi divergenze politiche possano impedire il dialogo in una comunità piccola come quella di Caulonia.
Tra chi fa riferimento al centro sinistra ci sei ovviamente anche tu. Ti rivedremo protagonista della scena politica di Caulonia?
Mi ripeto, Caulonia è il mio paese di appartenenza, e per quanto mi è difficile stare lontana oggi le divisioni che ci sono non mi attirano per niente. Anzi per la mia storia personale, sono stata già abbondantemente tirata sia da un lato che dall’altro. Oggi ho 33 anni e la presunzione di avere una certa maturità politica che mi permette di scegliere da quale parte stare e per me non c’è altra parte se non quella del Partito Democratico. Quando a Caulonia il centro sinistra sarà governato dal PD e da altri partiti e non sarà più il partito di Ammendolia o di Tucci o di Belcastro, allora si saranno davvero create le condizioni per un centro sinistra unito e univoco, e allora si che sarei ben lieta di fare parte di questo gruppo e di dare il mio contributo per la sua crescita.