Tre cani rischiano di morire nella Pineta Rubina
“Vergogna, vergogna e ancora vergogna”. E’ questo l’urlo di alcuni dei cittadini di Gioiosa da sempre impegnati nell’accudire, curare, amare insomma, gli animali.
I fatti raccontano che a Gioiosa Jonica, nei pressi della Pineta Rubina, negli ultimi giorni tre cani abbiano rischiato di morire a causa di tentativi di avvelenamento perpetrati da ignoti. Ci viene raccontato che solo grazie alla prontezza di alcuni e alla disponibilità della veterinaria chiamata d’urgenza, gli amici a quattro zampe sono riusciti a sopravvivere.
Le richieste avanzate alle autorità dagli animalisti gioiosani proprio a questo proposito sono chiare: una bonifica della Pineta Rubina, dove tra l’altro si trova anche un’area di sgambamento per cani, e l’installazione di telecamere per monitorare la zona in modo da evitare che fatti di questo tipo possano nuovamente ripetersi.
Questo episodio fornisce due spunti di riflessione.
Il primo. Tutti e tre gli episodi si sono verificati nei pressi della Pineta Rubina. La Pineta rappresenta una delle aree verdi potenzialmente più belle di Gioiosa. Potenzialmente, però. Allo stato attuale sembra che l’area, con l’erba un po’ troppo alta e nessuna panchina per godersi lo splendido panorama, sia stata in qualche misura dimenticata ed è difficile capire perché. Non è azzardato ipotizzare che certi tipi di comportamento, o comunque comportamenti devianti in genere, possano verificarsi maggiormente in zone meno controllate.
Seconda riflessione. Non è la prima volta che a Gioiosa si sente parlare di episodi di questo tipo. Ogni volta cresce l’indignazione, ma poi tutto cade nel dimenticatoio con la scusa che c’è sempre qualcosa di più grave, di più importante, di più urgente. Si pensa che tanto, alla fine, sono solo animali. Ecco, quando sento queste notizie mi domando quale sia la caratteristica che dovrebbe renderci umani, che cosa differenzi l’essere “umano” dall’essere “animale”. Mi viene in mente che potrebbe essere il buon senso. Forse no, non può essere, altrimenti gli autori di questi gesti non potrebbero essere considerati umani. Forse è l’arroganza di considerare stupidi gli animali, privi di intelligenza. Deve essere così. E mi torna alla mente una frase di Arthur Schopenhauer: “L’intelligenza è negata agli animali soltanto da coloro che ne possiedono assai poca”.
Tra l’altro, per inciso, avvelenare un animale è reato ai sensi deli articoli 544-bis e 544-ter del Codice Penale.