Domenico Campisi: “Al consiglio sull’accoglienza c’erano le truppe cammellate”
Non c’era il pubblico delle grandi occasioni, al consiglio comunale di stasera. A dire il vero gli spettatori si contavano sulle dita di una mano. Certo, l’ordine del giorno non erano i progetti di accoglienza, erano dei burocraticissimi regolamenti che probabilmente la maggior parte dei consiglieri nemmeno aveva letto. Mancava anche Attilio Tucci, il re della polemica in aula, uno di quelli che dà sempre soddisfazioni. Addirittura prima dell’inizio dei lavori consiliari Campisi e Belcastro, che da un paio di consigli comunali a questa parte battibeccano spesso, si fanno fotografare abbracciati.
Unità paesana, larghe intese? Non temete, è solo buona educazione. Mercuri e Campisi sono riusciti comunque a fare la loro parte.
Ha aperto i lavori il Presidente del Consiglio Domenico Lia, per un attestato di stima al carabiniere Enzo Palumbo per il suo intervento in difesa di Adesuwa Osagiede, la ragazza nigeriana picchiata da Mamadou Aboubakar, ora nel carcere di Locri e per il quale si prospetterebbe l’espulsione dall’Italia.
E’ poi Campisi a partire col “volemose bene” esprimendo apprezzamento per il discorso del sindaco alle commemorazioni in Piazza Seggio del 25 aprile. Ma è solo una finta per lanciare l’affondo: “Pensate che il discorso sull’accoglienza dei migranti si possa esaurire con la parata dell’altra sera? C’erano le truppe cammellate e lo spruzzo dell’acqua santa a fare impallidire i figli di Marx. Vi fate carico voi di affrontare questo tema o dobbiamo pensarci noi dell’opposizione?”.
Il Sindaco Ninni Riccio ha ribattuto che nella scorsa seduta si è costituita una commissione consiliare e che quello sarà il luogo deputato alle discussioni sul tema dell’accoglienza.
Domenico Mercuri è poi intervenuto citando una interrogazione presentata dalla minoranza in merito allo stato di degrado della zona di Caulonia centro che si trova vicino al campo sportivo. “Ci volle Lia sindaco per mettere l’illuminazione. Voi non fate niente? Devo chiamare i giornalisti? Pensate di rispondere?”. Ma nessuno risponde, a parte una battuta di Lia che ha detto di volersene fare carico.
E’ l’assessore alle politiche sociale Caterina Belcastro, capello sempre impeccabile come ci fa simpaticamente notare, a relazionare sui tre regolamenti da approvare: 1) Il regolamento per l’erogazione, ad anziani non autosufficienti ultrasessantacinquenni, di prestazioni di assistenza domiciliare socio assistenziale 2) Il regolamento per la disciplina dei sistemi di affidamento ai soggetti del terzo settore dei servizi di cura agli anziani non autosufficienti 3) Il regolamento per la gestione dei servizi per la prima infanzia.
E’ su quest’ultimo che si concentra la proposta di Mercuri di esentare dalle rette non solo le famiglie con un reddito Isee fino a 5mila euro, ma di esentare tutti i nuclei familiari con reddito fino a 10mila euro.
Per la maggioranza replica Lino Dimasi spiegando che un reddito Isee di 5mila euro corrisponde ad un reddito imponibile di circa 15mila euro e che un Isee di 10 mila euro corrisponderebbe ad un reddito molto superiore ai 30mila euro. “Se io guadagno 40 mila euro all’anno è giusto che paghi per un servizio” ha affermato. Belcastro ha precisato che si tratta di un servizio per la prima infanzia, quindi per i bambini da zero a tre anni, e che quindi è giusto che ci sia una forma di cofinanziamento.
E’ il segretario comunale a stoppare la polemica specificando che il comune non ha potere decisionale: “Noi approviamo questi regolamenti in quanto comune capofila del distretto socio assistenziale numero uno, seguiranno i consigli comunali degli altri 18 comuni. Ogni decisione deve essere vagliata anche da tutti gli altri comuni”.
Campisi chiede trasparenza citando nuovamente il suo pallino dell’accoglienza: “Serve trasparenza, non dovete fare come con l’accoglienza! Di quanti soldi parliamo?”
“Circa 600 mila euro per tutto il distretto” precisa Belcastro e qui parte il battibecco tra i due.
“Ogni settimana l’ottimo gruppo tecnico del distretto si incontra in via Brigida Postorino insieme ai rappresentanti delle amministrazioni. Se vuoi puoi partecipare” dice Belcastro.
“Io non lo sapevo che esiste il distretto” risponde Campisi, “Ci vuole trasparenza. O io parlo greco o voi non capite”.
“Abbiamo capito che non sai che esiste il distretto” ribatte Belcastro e via fino al voto sui regolamenti che comunque avviene all’unanimità.
In definitiva un consiglio sottotono, nel quale non sono mancate le frecciate della minoranza, incassate senza colpo ferire dalla maggioranza.