Gioiosa aspetta la “sua” raccolta differenziata…

Una delle idee-forza impostesi nella campagna elettorale per le comunali del Maggio 2013, soprattutto da parte della lista vincente “Gioiosa Bene Comune”, è stato il necessario cambiamento da apportare nella raccolta e nello smaltimento dei rifiuti della nostra cittadina. Serviva (e serve ancora) una svolta reale, che incentivi la raccolta differenziata e faccia puntualmente diminuire consumi e costi dell’indifferenziato.

Da più parti, in maniera quasi strisciante e con echi ancora lontani, si critica la lentezza e il ritardo con cui l’Amministrazione Fuda si sta muovendo nel comparto rifiuti. La contestazione è molto semplice e riguarda quanto sostenuto in campagna elettorale (scritto a chiare lettere nel programma amministrativo presentato agli elettori): (1) critica violenta ed inequivocabile verso  i precedenti gestori “gioiosani” (l’ambigua “ZetaEmme Sas”) e verso la “mala politica” che governa il comparto a livello locale (in particolare, “Locride Ambiente Spa” e relativo Consorzio di Funzioni); (2) necessità prepotente di un modello radicalmente diverso di gestione (educazione ai consumi e al riciclo delle materie, rispetto delle regole, trattamento dell’umido, differenziata “porta a porta”, creazione dell’isola ecologica, sistema del “più ricicli e meno paghi”, ecc.). Di questi due impegni programmatici, quanto e cosa è stato fatto? In quale direzione si è effettivamente mossa la nuova amministrazione comunale di Gioiosa Jonica?

Proviamo a riflettere con numeri e dati di fatto, anche per capire se le contestazioni mosse sono soltanto il consueto “piove, governo ladro!”, ovvero se vi è qualche fondamento sostanziale. Ci viene in soccorso la relazione del Vicesindaco ed Assessore all’Ambiente Maurizio Zavaglia, fornita durante l’ultima riunione (27 Febbraio) di consiglio comunale, in risposta ad un’apposita interpellanza del consigliere comunale PD Riccardo Modafferi.

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DIMINUISCONO I RIFIUTI PRODOTTI E IL COSTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO RSU

Partiamo dalla situazione complessiva della produzione rifiuti e relativa gestione dello smaltimento a Gioiosa Jonica.

Nel corso dell’anno 2014, Gioiosa Jonica ha prodotto rifiuti per circa 3 mila tonnellate (esattamente: 2.825,48 tonnellate), in chiara diminuzione rispetto alla media storica degli ultimi 10 anni (media di 3.113,72 tonnellate). Un risultato positivo e una prima inversione di tendenza, ancora insufficienti e inadeguati alla esigenze della società contemporanea ma comunque importanti, cui si aggiunge e si affianca un altro segnale incoraggiante: da un punto di vista strettamente economico, il costo del servizio RSU è passato da circa 700 mila euro nell’anno 2013 a poco più di 580 mila euro nel corso del 2014. Un risparmio di costi per la comunità gioiosana che, in modo quasi automatico, ha finanziato quegli stessi investimenti (effettuati dall’amministrazione comunale nei primi mesi di mandato) che lo hanno facilitato ed implementato: acquisto di  4 autocompattatori usati (ma perfettamente funzionanti) e di 190 cassonetti (di cui 30 per la raccolta differenziata di tipo stradale) della capienza di 1.100 litri ciascuno.

Risultati ottenuti, peraltro, ripristinando dal 2014 un servizio interno (in capo all’Ufficio Tecnico comunale) di raccolta dei rifiuti e utilizzando i dipendenti del Comune (6 lavoratori, cui si sono affiancati 4 unità LSU/LPU, recentemente contrattualizzati e destinati appositamente ai servizi esterni): la “sbornia” privatizzatrice e l’esternalizzazione selvaggia degli ultimi anni (soprattutto negli anni dell’Amministrazione Mazza), i cui pessimi risultati sono sotto gli occhi di tutti, sembrano essere finalmente alle nostre spalle.

CIAVULA - Rifiuti Schema_01AUMENTA (DI POCO) LA DIFFERENZIATA

Continuiamo con la fredda ed inappuntabile logica dei numeri.

La raccolta differenziata 2014 è pari a 249,10 tonnellate (dati uffici Comune di Gioiosa Jonica), ovvero l’8,81% dei rifiuti complessivi, in chiaro aumento rispetto agli anni precedenti (2,87% anno 2012; 4,21% anno 2013; dati Arpacal, Report Rifiuti). Bisogna poi aggiungervi i numeri (ancora in fase di rilevazione e di definizione: sarebbe la prima volta per Gioiosa Jonica) della quota di differenziata prodotta autonomamente dalle attività commerciali e produttive. Si tratta di dati ancora minimi, assai lontani dagli opportuni obiettivi (basti pensare al 79,36% di Pedace, in provincia di Cosenza, il dato più alto del 2013 in tutta la Calabria, basti pensare alla vicina Roccella Jonica, che con il suo 70,42% di raccolta differenziata guida la classifica 2013 per quanto concerne la provincia di Reggio Calabria): segno che la strada da percorrere è ancora lunga e che Gioiosa deve accelerare bruscamente il suo cammino.

E, allora, la domanda è un’altra: la strada e il cammino intrapresi sono quelli giusti? Osservando, analizzando e contestualizzando dati e notizie, ci pare di poter rispondere in maniera affermativa alla questione posta.

Consideriamo il servizio attuale, quello della raccolta differenziata di tipo stradale (la stessa che ha consentito di elevare all’8,41 la soglia percentuale di differenziata). L’organizzazione immaginata, nei limiti di bilancio imposti annualmente, è solida e consistente (fonte: Comune di Gioiosa Jonica):

  • n. 10 postazioni stradali (nel 2012 e 2013 erano 7), composta ognuna da un cassonetto per il vetro, uno per la carta e il cartone ed un altro ancora per il multi materiale, con svuotamento settimanale;
  • n° 52 carrellati senza ruote e a due ruote, da 120 e 240 litri, finalizzati alla raccolta domiciliare del vetro per n° 40  esercizi commerciali (con frequenza settimanale);
  • n° 85 esercizi commerciali (dato in progressivo aumento) già censiti e beneficiari della raccolta domiciliare di imballaggi in cartone (con frequenza bisettimanale);
  • n° 2 scarrabili mensili per la raccolta di rifiuti ingombranti;
  • n° 3 contenitori per raccolta abiti usati;
  • n° 1 raccolta mensile di olii vegetali esausti, che ha consentito di evitare lo scarico nei lavandini di 1.723 litri di queste sostanze dannose, pari a 1.548 kg. Con questo dato Gioiosa Ionica si colloca al terzo posto nella classifica di quantitativi di oli raccolti (dopo Roccella Jonica e Reggio Calabria) tra i 18 Comuni dove la Coop Soc. “Felici da Matti” opera.

Ovviamente, l’obiettivo chiaro e prefissato deve essere quello di andare ben oltre la differenziata di tipo stradale, attivando pratiche gestionali più coraggiose ed innovative che hanno ampiamente dimostrato la propria efficacia (esempio ormai classico: il “porta a porta” di Roccella Jonica).

L'assessore Zavaglia al centro di raccolta rifiuti 003

IL CENTRO COMUNALE DI RACCOLTA RIFIUTI DIFFERENZIATI

La raccolta differenziata si sviluppa secondo una logica fortemente processuale, seguendo una dinamica di interventi che devono sapersi intrecciare ed armonizzare fra di loro. Servono: risorse economiche (dentro e fuori le pieghe del bilancio comunale) ed umane (con competenze adeguate ai compiti); infrastrutture di base (isole ecologiche e centri di stoccaggio dei rifiuti differenziati); attrezzature varie (mastelli, carrellati, contenitori specifici, ecc.); automezzi adatti anche per la conformazione urbanistica dei centri da servire (ad es., porter e mini furgoni).

Il Comune di Gioiosa Jonica, in questa direzione, ha compiuto alcuni passi importanti. Primo fra tutti: il centro comunale di raccolta rifiuti, infrastruttura essenziale per una differenziata efficiente ed economica, ubicato presso il nuovo carcere mandamentale di C.da Misogano. Già nel Marzo 2014, è stato approvato formalmente un progetto, predisposto dall’Ufficio Tecnico comunale, per la realizzazione (adeguata alla normativa vigente) del centro di raccolta. I lavori, partiti sin dalla primavera dell’anno scorso, si sono quasi conclusi: il ritardo con cui sono stati effettuati i lavori (realizzati in economia, con le sole forze del Comune di Gioiosa Jonica) è dipeso principalmente da una cinica questione di numeri (risorse economiche e operai comunali a disposizione).

Il centro, oggi, è quasi pronto, grazie ai seguenti interventi (fonte: Comune di Gioiosa Jonica):

  • acquisto di n° 4 contenitori scarrabili da  mc 30, n° 1 contenitori da mc 20 e n° 2 contenitori da mc 7, per una spesa di euro 25.644,00;
  • acquisto ed installazione di  una vasca per la raccolta delle acque di prima pioggia (trattamento di acque reflue su piazzale), tecnicamente definito dissabbiatore-disoleatore monoblocco a flusso tangenziale in C.A.V., per un costo di euro 8.540,00 più la posa in opera;
  • adeguamento dell’altezza della recinzione, sistemazione dell’ingresso centrale mediante idoneo muro di chiusura e pitturazione del cancello;
  • sistemazione generale dell’area (altezza recinzione, muro di chiusura dell’ingresso centrale, pitturazione del cancello, impianto di illuminazione, rete di videosorveglianza, ufficio/guardianìa e locale adibito a spogliatoio, zona stoccaggio materiali cartacei, cartellonistica informativa già predisposta ma ancora da collocare).

Sempre in funzione dello sviluppo di una moderna raccolta differenziata, il Comune di Gioiosa Jonica ha già la disponibilità di un numero minimo di carrellati da 120 e 240 litri e di mastelli (560), finanziati con un vecchio progetto dell’Amministrazione Tarzia. A questi, si aggiungeranno presto altre attrezzature di base, grazie ad un finanziamento di euro 22.852,00 appena ottenuto (bando pubblicato grazie da un accordo fra COMIECO – un grande consorzio nazionale per il riciclo degli imballaggi – e l’ANCI – l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani): 160 carrellati a due ruote da 240 litri, 1700 mastelli per la raccolta a domicilio, 80 contenitori alveolari. E, ancora, è in fase di definizione l’acquisto di 2 automezzi (porter), finalizzati a rendere autonomo il Comune di Gioiosa Jonica dalla necessità di servizi esterni.

LA REGIONE CALABRIA AUMENTA IL COSTO DEI RIFIUTI

La raccolta differenziata è sempre più un’urgenza improrogabile, anche e soprattutto in termini economici. Il Dipartimento Ambiente della Regione Calabria ha già comunicato che, a decorrere dal 01/01/2015, la tariffa base per il conferimento RSU (i rifiuti normali, per intenderci) sarà di 147 €uro per tonnellata (in netto aumento rispetto ai 97 €/T pagati nel corso del 2014). Nel 2016, poi, si passerà all’applicazione della tariffa effettiva: in sostanza, ogni singolo comune pagherà una tariffa di conferimento sulla base della percentuale di differenziata raggiunta nel corso del 2015: se venisse confermato il dato sulla differenziata raggiunto nel corso del 2014 (8,81%), l’anno prossimo il Comune di Gioiosa Jonica si vedrebbe costretto a pagare una tariffa di 169 €/T (la più alta fra quelle previste dalla Regione Calabria). La conclusione, di riflesso, è una sola: dobbiamo differenziare i nostri rifiuti e dobbiamo raggiungere le percentuali previste dalla normativa, altrimenti ci aspetta una vera e propria stangata sul piano economico.

CONCLUSIONI

Per concludere, possiamo sostenere convintamente che alcuni presupposti positivi siano evidenti. I primi passi, verso un’innovazione eco-sostenibile e meno costosa del servizio rifiuti, sembrano potersi scorgere nell’attenta azione dell’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Fuda, anche se sarebbe necessario pigiare il piede sull’acceleratore (lo impongono le pressanti esigenze sociali ed economiche della nostra comunità) e provare ad intercettare congrui finanziamenti extra-comunali (i risultati ottenuti fino ad oggi sono in gran parte finanziati con risorse della collettività gioiosana, è doveroso provare a sgravare la nostra comunità di oneri che non sempre le sono pertinenti).

Vi è da capire meglio, inoltre, quali siano gli orizzonti temporali immaginati dall’Amministrazione Fuda (quando esattamente sarà attivata la differenziata di tipo domiciliare? quali passaggi cronologici e funzionali saranno seguiti? Come saranno intercettati l’umido e la frazione organica, senza i quali nessuna differenziata può davvero funzionare) e come si intenda raggiungere l’obiettivo fondamentale del “più differenzi, meno paghi” (quale “buona pratica” si intende adattare al contesto gioiosano? quale tecnologia sarà utilizzata per incentivare la differenziata e misurare in termini quantitativi il relativo risparmio?).

Un altro rilievo critico da muovere, anche in virtù del servizio comunicativo che proviamo a garantire, riguarda l’informazione e la diffusione di buone pratiche. Ci convince relativamente la tesi sostenuta dal Vicesindaco Maurizio Zavaglia, ovvero che non è corretto incontrare la cittadinanza nelle sue varie articolazioni (scuole, associazionismo, società civile, attività produttive) prima di aver raggiunto un “modello più compiuto e delle proposte più concrete da promuovere e sostenere”. La democrazia partecipativa – incardinata sulla consapevolezza e la circolazione di notizie, dati e pratiche – ci appare come lo strumento migliore per far crescere quello spirito di cittadinanza che è elemento essenziale anche per il successo di una moderna raccolta differenziata. Prima si interviene, costruendo sistemi di educazione alla differenziata e al riciclo che coinvolgano soprattutto le giovani generazioni, prima si avrà un riscontro positivo (in termini di collaborazione e di facilitazione) da parte della società gioiosana.

Infine, ed è l’osservazione finale, sarebbe auspicabile lavorare in sinergìa con l’appena costituita Unione dei Comuni della Valle del Torbido. Quella dell’Unione, visti i scarsi risultati di un sistema gestionale incentrato sulla scala del comprensorio locrideo, potrebbe essere la dimensione giusta (territoriale ed istituzionale) per costruire un servizio RSU di assoluta modernità e di garantita efficacia.

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