Lisa torna a cantare a Gioiosa: la nostra intervista

Lisa torna a cantare a Gioiosa: la nostra intervista

Anna Lisa Panetta, in arte Lisa. Cantante originaria di Gioiosa Ionica, salita giovanissima alla ribalta nazionale di Sanremo e impostasi con la sua musica a livello internazionale. Un pezzo anche della mia vita: siamo stati compagni di classe e amici d’infanzia, ho visto da vicino i suoi primissimi passi.

Sabato 22 Aprile, Lisa torna ad esibirsi a Gioiosa Ionica, alla Festa dell’Annunziata. L’abbiamo contattata per farle alcune domande. Eccole.

DOMANDA – Ciao Anna Lisa: posso chiamarti così, vero? Con il tuo nome completo di sempre, lo stesso che abbiamo sempre usato nella nostra Gioiosa?

RISPOSTA – Ovvio che sì! anche se già qualcuno usava chiamarmi Lisa giusto per abbreviare , ecco perché la scelta , rimaneva molto amicale.

Dimmi come stai, che momento della tua vita stai affrontando: come cantante e come donna.

Sono in un momento molto positivo della mia vita, dopo tanti anni torno in Italia con un progetto totalmente scritto da me sia nella musica che nelle parole, un lavoro intenso che mi ha preso molto e arricchito spiritualmente tantissimo, non è semplice essere autobiografici e buttare giù le barriere, le difese. Io l’ho fatto perché volevo “regalarmi” con più intimità, toccando tematiche a me molto care! Siamo cresciuti lasciando la nostra adolescenza alle spalle, ma sin da ragazzina ho creduto nei valori della vita, la nostra unica e cara vita, perciò oggi da donna sento ancor di più radicati in me questi grandi valori che solo una terra come la mia poteva regalarmi!

Finalmente, dopo tanti (troppi) anni torni ad esibirti a Gioiosa Ionica, il 22 Aprile per la Festa della Madonna dell’Annunziata: cosa significa realmente per te cantare davanti alla gente del paese in cui sei cresciuta?

Già molti! Ma non per mia scelta! In ogni caso dopo aver Cantato per la nostra Festa di SanRocco torno con grande affetto e felicità !sono molto legata a questa chiesetta dove sin da bambina con mia madre andavo a pregare, lei guidava un gruppo di preghiera del Rinnovamento Carismatico e poi aprì un gruppo di preghiera per Padre Pio! A maggior Ragione sarà una grandissima emozione rivedere volti a me cari e riportare questa voce che nasce da questo mio paese!

La chiesetta dell’Annunziata a Gioiosa Ionica

In molti pensano che, dopo gli exploit sanremesi di “Sempre” nel 1998 e in parte di “Oceano” nel 2003, Lisa sia scomparsa dalla scena. Il che è semplicemente falso, visto che hai girato un pò il mondo e che le tue canzoni hanno avuto grande successo in Francia (dove hai anche vissuto per qualche anno) e in America Latina. Tutto dipende da un fatto semplicissimo: se non vai regolarmente in tv, se non segui il mainstream omologante della comunicazione musicale, sembra quasi tu non esista. Tu cosa ne pensi?

Per esattezza ho vissuto per 5 lunghi anni a Parigi da li mi spostavo, sono stata prima in classica per parecchio tempo in Francia, Belgio, Spagna; ho girato parecchio, facendo anche tanta tv e tanti concerti, vendendo 600.000 copie nel mondo con “Oceano”; le mie canzoni, inoltre, vengono ricantate nel mondo. Sono più che soddisfatta: di cose belle ed importanti, me ne sono accadute davvero tante! Per quanto riguarda la “sfera televisiva”. Io penso che non sempre la tv sia l’esempio giusto per questa nostra vita: ecco perché spesso mi ritrovo a selezionare attentamente i programmi cui partecipare, anche se è bello vedere tanti giovani che portano le mie canzoni nei vari talent show. Per il resto, un vero fan sa sempre dove si trova il suo artista preferito, così come le persone che veramente amano sapere dove sia o cosa stia facendo una persona a loro cara!

Voglio essere sincero. A distanza di anni dal tuo inizio, rivedendo anche alcuni miei giudizi personali, oggi mi rendo conto che hai cantato canzoni di grande potenza, musicale ed espressiva (“Oceano”, a mio avviso, è un piccolo gioiello), eppure non ti è stato riconosciuto il giusto merito. Se penso ad alcuni giovani cantanti di oggi, così fragili dal punto di vista canoro e dei contenuti, letteralmente dopati dal talent show di turno…

No, dai, ho ricevuto parecchi premi importanti! Diciamo che il mondo gira in maniera particolare… Ho avuto la fortuna di conoscere persone, artisti con la A maiuscola in tutto il mondo, persone meravigliose! In tutti questi anni, ho dato sempre il massimo anche quando la salute non me lo permetteva più di tanto, e ne ho tratto grandi insegnamenti: prima di tutto, l’umiltà.

A Maggio del 2016, è uscito il tuo ultimo album “Rispetto 6.1”. L’ho ascoltato con molta attenzione e vi ho trovato una Lisa più sensibile e più consapevole: la stessa splendida voce, con in aggiunta una visione sul mondo più libera e disinibita. Penso a “Rispetto”, una sorta di manifesto personale; penso anche a “Na na na”, in cui rifletti criticamente sulle insidie del denaro e del potere, e a “Gianni ama Mario”, dove affronti il tema dell’amore senza pregiudizi sessuofobi. E’ il disco della tua completa maturità?

Se fosse così, mi fermerei! Non credo di aver raggiunto l’apice della maturità, anche se come dici in questo disco affronto tematiche importantissime, ma so che ci sarà ancora moto da apprendere e si crescerà ancora: diciamo che al momento sento di aver raggiunto una consapevolezza, un equilibrio umano e artistico, ma assolutamente non è ancora tutto.

La tua è la testimonianza tangibile di cosa voglia dire crederci sempre, fino in fondo. Partita da una periferia lontana e marginale come la nostra, hai continuato a lottare per coltivare il tuo sogno di bambina. E ti ricordo ancora con la musicassetta da far ascoltare alla nostra classe liceale, le primissime volte a farci visita dopo il tuo trasferimento da Gioiosa. Cosa ti sentiresti di dire alle adolescenti di oggi che vivono nella nostra terra e che vogliono intraprendere il tuo stesso percorso?

Quello che dici lo si riscontra nel brano “al centro della vita”, a me molto caro, perché racconta appunto di quando partii alla ricerca infinita del mio sogno, un sogno che sembrava così lontano… Ma più davo e più ricevevo, e la cosa grazie a Dio avviene ancora oggi. Ecco, mi sentirei di dire: credeteci sempre, mangiate pane e sogni, lottate fino in fondo senza abbattervi mai, fidatevi ma abbiate carattere e rispetto per chi lotta insieme a voi,  sopratutto non dimenticate mai da dove siete partiti, non dimenticate mai i vostri affetti e chi ha fatto tanto per voi. E rimanete sempre umili, senza umiltà non si va da nessuna parte, anche se questo mondo così vorticoso talvolta ci confonde e ci disorienta.

Quali progetti musicali hai per il futuro? Vuoi provare ad innovare e sperimentare, in una ricerca artistico-personale che deve continuare senza sosta? O ritieni di aver già raggiunto la tua piena identità di cantautrice moderna?

Sicuramente sperimenterò senza tregua e seguirò molto il mio istinto, ma ancor di più il mio cuore! La musica, come la vita, è cambiamento.

C’è una cosa che voglio dirti da tanti anni, sin da quel Sanremo 2003 che confermò su scala nazionale la tua bravura: il braccialetto arcobaleno, una dichiarazione di spirito critico, un simbolo di pace che solo una giovane donna dalla forte personalità poteva esibire con quella naturalezza. All’epoca, ne fui quasi esaltato: la mia vecchia amica e compagna di scuola, la nostra talentuosa compaesana, che innalza a Sanremo un genuino messaggio di pace…

Grazie Antonio! Fu una manifestazione sincera dei miei sentimenti di allora, volevo solo trasmettere con forza il mio pensiero.

Allora, ti aspettiamo a Gioiosa fra qualche giorno. A proposito: come vedi la nostra Gioiosa con il tuo occhio esterno? Vi scorgi cambiamenti significativi? Voglio una riposta estremamente sincera, però.

Davvero, non credo di poter dare un giudizio obiettivo. Per un motivo semplicissimo: non riesco ad accontentarmi dell’eventuale miglioramento della mia terra, non mi basta mai.  Gioiosa la vedo un pò come fosse mia figlia e mia madre, in modo quasi irrazionale, per lei darei il massimo e così da lei vorrei sempre il meglio

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