Giornata della memoria per le vittime meridionali dell’Unità d’Italia: perché dire Sì

Giornata della memoria per le vittime meridionali dell’Unità d’Italia: perché dire Sì

Premessa d’obbligo: questo breve articolo esprime innanzitutto una posizione personale, che in alcun modo vincola il giornale che la ospita. Perché il tema necessita di confronto lungo e sedimentato, si interseca con delicate questioni di memoria storica e di identità, le più ardue da maneggiare con sufficiente equilibrio. Ma comunque fondamentali nello sviluppo di un’autentica unità di popolo.

Al Consiglio dell’Unione dei Comuni della Valle del Torbido che si terrà domani 24 Aprile (a Gioiosa Ionica, alle ore 17.00 presso la sala ex Ufficio Giudice di Pace), Pasquale Mesiti – consigliere comunale di Marina di Gioiosa Ionica e consigliere dell’Unione – presenterà la sua già nota mozione per “Istituzione di una giornata della memoria atta a commemorare i meridionali morti in occasione dell’unificazione italiana” (ne abbiamo già parlato QUI).

L’obiettivo rivendicato è quello di “indicare il 13 febbraio come giornata ufficiale in cui si possano commemorare nella Vallata i meridionali che perirono in occasione dell’Unità d’Italia, nonché i relativi paesi rasi al suolo“. Il Risorgimento, difatti, non è stato solo l’epopea eroica e popolare raccontataci nei libri di storia; né la resistenza di tante genti meridionali può in alcun modo essere svilita a mero “brigantaggio”: la letteratura scientifica sta dimostrando – da anni ormai, con prove documentali e con un’accurata ricostruzione storiografica – che l’unificazione italiana produsse un’azione fin troppo violenta ai danni dei meridionali, intrecciando guerra d’occupazione (di uno stato sovrano verso un altro) e guerra civile (di italiani l’un contro l’altro armati).

L’Associazione Culturale “Due Sicilie”, che proprio a Gioiosa Ionica conosce uno dei suoi punti nodali di divulgazione storica e di recupero della memoria, lavora quotidianamente in questa direzione: riconoscere il tributo di sangue e di dignità pagato dal Sud Italia, ammettere le violenze – talvolta eccessive, veri e propri crimini umanitari – compiute da una parte di italiani contro un’altra parte, in una guerra che fu di conquista e non di liberazione, per costruire finalmente un’identità nazionale realmente condivisa.

Ecco, con questo spirito e con questa prospettiva, la mia ormai consolidata opinione è che bisogna revisionare la storia ufficiale, garantendo al Sud Italia la dignità e la consapevolezza che merita. E’ questa un’operazione estremamente complessa, di assoluta delicatezza: ma è anche un processo che merita di essere ricercato ed implementato, perché non vi può essere unità di popolo e di nazione laddove vi è una memoria contesa, frammentata, usurpata. Magari, interrogare ancora la storia – farlo con la dovuta intelligenza e lungimiranza – potrebbe costituire un avanzamento anche nell’ormai usurata “Questione Meridionale”: che è esistita ed esiste ancora oggi, visibile a chiunque voglia vedere.

Nessun cedimento a separatismi neoborbonici che appaiono fuori spazio e fuori tempo: piuttosto, questa la mia convinzione, la richiesta di un’Italia che sappia pensarsi in tutta la sua interezza, di un’Italia che sappia abbracciare tutti i suoi luoghi e tutte le sue genti, riannodando i fili di un passato che è cruciale anche nella definizione dell’identità attuale e futura.

Dico sì, quindi, alla “Giornata della memoria per le vittime meridionali dell’Unità d’Italia”: che sia un momento di incontro, di alta tensione politico-culturale, senza dinamiche strumentalmente divisive che sarebbero solo d’impedimento ad un auspicato e condiviso recupero della memoria storica.

P.S.1: la mozione è frutto di una proposta del M5S avanzata in molte sedi istituzionali. Tuttavìa, mi pare importante ricordarlo, la mozione esige che sia depurata di ogni connotazione partitica, di ogni rivendicazione d’appartenenza, di ogni strumentalizzazione di sorta.

P.S.2: Pasquale Mesiti ha già presentato la mozione presso il consiglio comunale di Marina di Gioiosa Ionica: respinta a maggioranza. 

CATEGORIES
Share This