Lettera da un cittadino di Siderno al Prefetto

Lettera da un cittadino di Siderno al Prefetto

Ill. Sig. Prefetto,
Sono un cittadino di Siderno abitante in C.da Pellegrina, che ormai da decenni continua a protestare per la situazione che giorno dopo giorno sta vivendo con la propria famiglia.
Per le strade impraticabili, per la mancanza di acqua la maggior parte dell’anno, per l’illuminazione fatiscente e quant’altro è di diritto usufruire.
Nonostante i vari appelli al Comune e agli uffici preposti, servizi sulla stampa locale e televisioni, l’Amministrazione fa orecchie da mercante.
Nel 2010, ci sono state proteste da parte di tutti i cittadini della C.da Pellegrina, per le condizioni della Via dei Cacciatori, unica strada di collegamento con le strade principali della zona.
Il sottoscritto è arrivato al punto di rendere alla Prefettura le schede elettorali unite a quelle della propria famiglia all’ora Prefetto di Reggio Calabria, che è intervenuto presso il Commissario reggente il comune , e finalmente la strada è andata in appalto per l’asfalto finendo i lavori nel 2011. Controllando gli stessi mi sono reso conto che non solo l’opera non era completa, ma anche l’asfalto in alcuni punti non superava il cm. Ho avvisato telefonicamente l’ufficio tecnico del comune, chiedendo di non pagare la ditta appaltatrice sino a che i lavori non fossero stati fatti in regola. Cosa che a tutt’oggi si può costatare. Nel 2015 e 16 si ricomincia a lottare e protestare per le buche che si erano formate e per i continui allagamenti che le nascondevano causando danni alle auto costrette a transitare, le riparazioni sono state eseguite utilizzando scarti di catrame misto a terra, tolto da un rifacimento di un’arteria centrale. Alla prima pioggia il lavoro era perso, e oggi 2017 la situazione è peggiorata.
Ho fatto presente all’attuale Sindaco la situazione, ma il tutto è rimasto lettera morta.
Il giorno 17 del mese di gennaio u.s. ho chiamato il 118 per un incidente domestico e ha impiegato un tempo interminabile per percorrere poco più di 300 metri, grazie alle voragini invisibili coperte dalle piogge precedenti e non alluvionali come avvenute a pochi giorni di distanza e di cui si allegano foto.
Sulla suddetta strada, vengono a confluire tutte le acque delle contrade limitrofe, e non c’è nessuno sbocco, se non un tubo di scarico , tra l’altro a rallentare l’assorbimento la Telecom ha piantato un palo di legno, e a nulla sono valse le motivazioni del danno che avrebbero provocato; a completare l’opera di disagio ci pensano anche le condutture dell’acqua con le loro perdite continue, o gli operai per la manutenzione delle fognature, che ci hanno lasciato un bel numero di tombini di circa 10 cm sotto il livello stradale, restringendo in tal modo anche lo spazio percorribile.
Inoltre dal 1988, data in cui mi sono trasferito in questa zona, ad oggi non so in che via abito, in quanto non è stato assegnato un nome definitivo alla via che varia a piacere, provocando enormi disfunzioni anche per quanto riguarda la consegna della corrispondenza.
Per non parlare della pubblica illuminazione, dove su una trentina di lampioni in totale, una decina non funzionano, e guarda caso proprio nei punti più bui e pericolosi.
Ripeto che il tutto è a conoscenza sia dell’Ufficio Tecnico, dell’Ufficio Guasti e portato a conoscenza del Sindaco sia per iscritto che verbalmente.
Una sola cosa è stata fatta in pochi giorni dalla Commissaria Reggente nel secondo semestre 2010 : quella di uno sfratto esecutivo con lettera semplice, dell’Associazione di cui sono membro in quanto Appuntato U.P.G. della G.di F. in congedo, e. cioè l’Ass. Nazionale Finanzieri d’Italia, insieme ad altre cinque, compresa l’Ass. Carabinieri, che usufruivano di un locale dato in comodato d’uso da un’Amministrazione eletta.
Spero di essere stato esaustivo, nel descrivere l’abbandono delle Istituzioni locali, sperando in un Suo intervento.
App. U.P.G. in congedo

Puntillo Antonino

 

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