Sessualità: una questione di cibo. Il parere della nutrizionista Hilary Di Sibio

Sessualità: una questione di cibo. Il parere della nutrizionista Hilary Di Sibio

L’uomo è ciò che mangia, dicevamo la volta scorsa, secondo un rapporto tra cibo e identità esistente da secoli e radicato in abitudini, credenze, sfaccettature antropologiche che investono ogni aspetto della vita umana. Abbiamo visto come l’alimentazione sia diventata un fatto culturale, quanto sia facile diffondere falsi miti legati al cibo e, proseguendo, ci siamo documentati sulla dieta mediterranea, simbolo dell’identità culturale di ogni calabrese. Oggi Ciavula continua il suo viaggio tra cibo e identità riprendendo un luogo comune fortemente radicato nella nostra cultura, quello dello stretto rapporto che, ognuno a suo modo, instaura tra il cibo e la sessualità. Dagli annali storici risulta che Mozart e D’Annunzio abbiano riservato al cibo un posto speciale nelle loro opere a sfondo erotico: nel Don Giovanni, ad esempio, il compositore lega le capacità amatorie di Don Giovanni al consumo di cibo. Difatti, l’opera è un susseguirsi di feste e banchetti sontuosi nei quali il protagonista da libero sfogo alla sua ars amatoria. D’Annunzio, dal canto suo, rivelò in molte opere la sua smodata passione per la cioccolata, da lui ritenuta un eccellente corroborante per gli incontri a letto. E noi? Forse il rapporto che creiamo tra il cibo e la sessualità è qualcosa di inconscio, quasi un istinto primordiale e spontaneo tanto da non accorgerci delle numerose associazioni che realizziamo tra il cibo e i rapporti con gli altri. A rispondere a questa domanda è nuovamente la nostra esperta, Hilary di Sibio, alla quale abbiamo chiesto di dare una risposta scientifica a questo interessante interrogativo.cibo alimentazione nutrizione

Si dice che quando ci si innamora si ingrassa, quando si è stressati o inappagati si dimagrisce. Che rapporto c’è tra il cibo e la sessualità di ognuno? Esiste davvero una qualche relazione tra la personalità e le scelte in ambito alimentare?

Il rapporto tra amore e cibo ha un legame da sempre indissolubile e noto fin dall’era primordiale, basti pensare al primo contatto con il cibo a cui tutti noi siamo legati per la vita, ovvero il legame di un neonato al seno della mamma per la prima poppata. Questo legame svela un duplice scopo: la fonte di nutrimento primaria per il bimbo ed il primo legame che si instaura tra madre e figlio, nato per l’appunto da un contatto fisico che lega amore e cibo, al contempo. Da questo legame scaturiscono, inoltre, differenti stili di atteggiamento e comportamento del “futuro adulto” che influenzeranno i successivi legami con il prossimo ma nella fattispecie con il genere opposto. In un rapporto d’amore, il cibo gioca un ruolo fondamentale almeno inizialmente: ci si conosce con una cena e si finisce per condividere gli stessi gusti, abitudini o regimi alimentari. Del resto, mangiare coinvolge tutti i nostri sensi così come accade nella sessualità. Ambedue, infatti, provengono dalla stessa area del cervello, dagli stessi circuiti neuroendocrini, e gli stessi nuclei dei piacere vengono stimolati dai medesimi ormoni. Quando ci sentiamo presi, infatuati da qualcuno o qualcosa, innamorati, perdiamo facilmente il senso della fame poiché il nostro organismo produce stimolanti chimici, feniletilamina e noradrenatina, che ci fanno sentire vivi, energici, “pieni d’amore” e pertanto non si ha bisogno di “prendere da fuori”, siamo già pieni e appagati. cibo nutrizione alimentazioneAllo stesso modo, quando siamo lasciati, viviamo un rifiuto o un abbandono in ogni sfera sentimentale, questo spesso influenza la nostra alimentazione. Tendiamo a trascurarci fino a mangiare molto meno oppure a ingerire qualsiasi cosa pur di colmare un vuoto che sentiamo dentro. I cibi ricercati in questi casi sono cibi supercalorici, grassi, i così detti junk food e poi c’è l’immancabile cioccolato. Ricerche scientifiche hanno reso noto l’effetto stimolante del cioccolato, soprattutto fondente, che migliora l’umore grazie alla produzione di triptofano e conseguente serotonina. L’altro legame tra cibo e amore nasce dalla condivisione del cibo e, spesso, in coppia si tende ad aumentare di peso insieme. Uno studio dell’Università della North Carolina ha rivelato che le donne sposate hanno una probabilità doppia di aumentare di peso rispetto alle coetanee single o le conviventi. Per gli uomini, invece, la possibilità di ingrassare coinvolge soprattutto gli sposati e poco i conviventi, quasi come i single. Insomma, sembra che sposarsi faccia ingrassare.
Intorno al cibo, dunque, raggruppiamo schemi mentali e tabù, mascheriamo i nostri conflitti e desideri empirici come quelli legati alla sessualità. Il cibo influenza noi stessi e il rapporto con gli altri.

Ciavula vi augura buona domenica a tavola, invitandovi a fare attenzione a ciò che presenterete ai vostri commensali.

CATEGORIES
TAGS
Share This