Differenziata a Monasterace. Cambia-Menti

Differenziata a Monasterace. Cambia-Menti

Un piano triennale cospicuo, approvato nel 2015 dalla giunta comunale, quello che porterà a Monasterace l’avvio della raccolta differenziata “porta a porta”. È solo questione di giorni, ormai, è il tutto sarà pronto a partire. Le prime giornate nel nome della differenziata, hanno visto la luce nelle varie scolaresche dove, peraltro, l’amministrazione comunale ha istituito il concorso “Dire – Fare – Creare” rivolto alla Scuola d’infanzia e alla Scuola primaria. È Alessandra Nesci (consigliere comunale con delega all’ambiente) a seguire attentamente l’avvio del percorso di formazione in cui si guideranno i cittadini in questo nuovo modello di conferimento dei rifiuti per consentire loro di realizzarlo in modo efficiente. La Nesci è ottimista per questo percorso, sottolinea che sono già state individuate le percentuali minime di raccolta differenziata da raggiungere alla scadenza del secondo anno e del terzo, pari al 50% per la fine del secondo per arrivare alla scadenza del triennio con l’80%. La ditta che è uscita vincitrice dall’appalto (ricordiamo espletato dalla SUAP) è stata la Locride Ambiente, ed avrà valenza fino al 2018. La stessa ditta, dal primo giugno sta distribuendo i mastelli e si prolungherà fino al 17 c.m. I mastelli saranno quattro (organico, indifferenziata, carta e cartone, multi materiale) accanto ad ognuno di essi ci sarà un cartello informativo che spiegherà come funziona la stessa raccolta. Il piano iniziale prevedeva un costo totale, in tre anni, di 825 mila euro, suddiviso tra servizio offerto e costo della manodopera. Il ribasso del 12%, però, porterà ad un costo minore. Sarà, infatti, 700 mila euro il prezzo totale finale. Un’esperienza nuova, quindi, per il comune di Monasterace, dove spero ci sia la massima collaborazione di ogni cittadino per la buona riuscita della stessa. La raccolta differenziata è il modo migliore per preservare e mantenere le risorse naturali, a vantaggio nostro, dell’ambiente in cui viviamo ma soprattutto delle generazioni future. Ma se pensiamo che tutto questo sia sufficiente, ci sbagliamo. Non basta affidarsi alla differenziata e all’intenzione delle autorità locali di differenziare. Ognuno di noi, nel quotidiano, dovrebbe cercare di produrre meno rifiuti, riutilizzando o recuperando quello che non serve più ed ognuno di noi, ogni giorno, dovrebbe rispettare l’ambiente, senza martorialo con bottiglie di plastica nelle siepi e mozziconi di sigarette buttate per terra. Non scrivo di cose lontane da noi, basta fare una passeggiata sul lungomare per capire quanta inciviltà spesso ci accompagna. Questo può essere l’avvio per cambiare rotta. Miglioriamo. Ne guadagneremo tutti.

Bidoni differenziata evid

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