Di Riace si discute alle Nazioni Unite

Di Riace si discute alle Nazioni Unite

Fonte: www.onuitalia.com

riace-immigrati(ANSA) – NEW YORK, 18 MAG – Da Milano, le cui politiche di accoglienza nei confronti di oltre 60 mila profughi sono diventati motivo di studio da parte dell’Europa, al piccolo comune calabrese di Riace il cui sindaco Domenico Lucano ha aperto le porte ai migranti rivitalizzando un villaggio abbandonato dagli abitanti emigrati al nord e meritando per questo l’inserimento nella top 50 dei leader mondiali di Fortune.

L’Italia, “paese in prima linea nella crisi delle migrazioni”, ha portato l’esempio due suoi fiori all’occhiello nel corso di un dibattito alle Nazioni Unite sulle sfide poste dai larghi movimenti migratori a una urbanizzazione sostenibile.

“Quanto e’ accaduto a Riace e’ il migliore esempio di come una sfida possa essere trasformata in opportunita’, ha detto il vice vice rappresentante permanente e incaricato d’affari Inigo Lambertini, osservando che “solo assicurando l’integrazione di profughi e migranti e sviluppando infrastrutture adeguate che tengano conto dei loro bisogni, le autorita’ locali e nazionali riusciranno a raggiungere l’obiettivo 11 dell’Agenda 2030 che punta a citta’ inclusive e sostenibili”.

Il dibattito era organizzato, oltre che dall’Italia, da una serie di organizzazioni Onu tra cui UNCHR e ILO, da UN-Habitat, lo IOM e l’associazione americana degli architetti. Hanno partecipato anche i sindaci di Victoria (Seychelles), Bangangte (Camerun), Patterson (USA), Kitchener (Canada) e il vicesindaco di Atene.

Ha aperto i lavori il numero due dell’ONU Jan Eliasson: “Le citta’ – ha osservato – sono messe sotto stress dall’arrivo di un gran numero di migranti, loo stesso tempo traggono grande vantaggio dalla loro presenza. Eliasson ha citato il direttore dello IOM William Lacy Swing: “I migranti hanno bisogno di citta’, e le citta’ hanno bisogno di migranti”. (@alebal)

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